Mappa concettuale. Per Rosmini il metodo è di tipo deduttivo (dall’universale al particolare) e si basa sulla legge di gradazione.

3.3 LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO

Un altro aspetto pedagogico affrontato da Rosmini riguarda la libertà di insegnamento. Tratta la questione in una serie di articoli apparsi nel 1854 nel giornale torinese “L’Armonia”, nei quali rivendica il diritto della Chiesa a insegnare e si oppone a ogni forma di monopolio statale nell’ambito della scuola.
Negli articoli il sacerdote roveretano entra nel merito del dibattito sul ruolo dello Stato e della società civile nell’educazione dei giovani, che era molto acceso al tempo, soprattutto nei territori sabaudi nei quali si stavano applicando leggi volte a limitare il potere della Chiesa.
Per Rosmini il diritto a insegnare è fortemente condizionato dalle qualità morali e intellettuali di chi insegna. Da ciò ne deriva che alla Chiesa, prima interprete della verità, spetti un primato in questo settore rispetto ad altri soggetti, come la famiglia e lo Stato.

T3
A. Rosmini,
La libertà d’insegnamento
p. 365

Mappa concettuale. Per Rosmini l’educazione si basa sulla libertà di insegnamento e deve essere affidata alla Chiesa (cui spetta un primato in questo settore).