3.2 IL RAPPORTO TRA MAESTRO E EDUCANDO

San Tommaso si occupa di questioni pedagogiche, approfondendo in particolare il problema della conoscenza e il rapporto maestro-scolaro, in due scritti: nell’undicesima delle Questioni disputate sulla verità, chiamata anche De magistro, e nella Somma teologica (I parte, Questione 117, articolo 1).
La struttura di entrambe le opere è mutuata direttamente dalla pratica di insegnamento universitario, impostata sulla quaestio (“domanda”), scaturita dalla lettura del testo, sul successivo dibattito, pensato per mettere a fuoco i diversi aspetti della tematica affrontata, e sulla sintesi finale, volta a tirare le somme della discussione e a fornire una risposta chiara e argomentata.
San Tommaso espone la sua teoria sul rapporto educativo tra maestro e educando, muovendo dal confronto con la dottrina di sant’Agostino e con le posizioni degli aristotelici arabi, secondo le quali il soggetto possiede interiormente la scienza e quindi il maestro può solo favorire l’apprendimento di contenuti che già albergano nell’alunno.

T2
T. d’Aquino,
La funzione del maestro
p. 57