100 «Hai fatto benissimo», disse il frate. «Non potevi comportarti meglio. Sei un
buon figliolo e non mi resta che darti la più ampia delle assoluzioni».
«Piano, piano», lo fermò Ciappelletto. «Ho dell’altro da dirvi: una volta ho
fatto lavorare un servo a scopar la casa di domenica».
«È tutto qui?».
105 «Come! Vi pare poco? Non rispettare la domenica, il giorno in cui nostro
Signore resuscitò e salì al Cielo? E poi, sentite quest’altra: un giorno che ero in
chiesa, stavo così assorto nella preghiera che, venendomi uno sputo, lo lasciai
cadere sul pavimento».
Il frate cominciò a ridere. «Noi», disse, «che siamo religiosi, se ci viene da sputare,
110 sputiamo. Che diamine!».
«Sputate?», disse Ciappelletto sgranando gli occhi.
«Sputate in chiesa? Nella casa di Dio?».
Ciappelletto non se ne voleva persuadere, ma poi tacque e come preso da una
nuova angoscia, cominciò a piangere.
