CLASSICI a confronto Manzoni e Leopardi NASCITA E FORMAZIONE I due letterati pi importanti dell Ottocento italiano nascono e si formano in ambienti culturali che non potrebbero essere pi diversi tra loro. Manzoni e Leopardi sono entrambi nobili, figli di prestigiose famiglie aristocratiche: il primo, per , vive a Milano, trascorre molti periodi in Francia, frequenta intellettuali illuministi di prim ordine (il nonno Cesare Beccaria era stato uno tra questi) e cos pu ereditare la tradizione pi attiva ed evoluta della cultura europea del tempo. Il secondo cresce al contrario in una sorta di isolamento forzato, in un angolo delle Marche non toccato dalla Rivoluzione francese n dall avventura napoleonica. A Milano Manzoni trova un ambiente vivace e cosmopolita, a Recanati Leopardi pu conoscere il mondo solo immaginandoselo, chiuso nella biblioteca-carcere del palazzo di famiglia. LA CONCEZIONE DELLA VITA La distanza che separa Manzoni e Leopardi , dunque, enorme gi nelle condizioni di partenza dei due intellettuali, una distanza che la prospettiva religiosa e quella letteraria accentuano ulteriormente. All approdo cristiano, che mitiga la visione pessimistica dell autore dei Promessi sposi, corrisponde il legame di Leopardi con le filosofie materialistiche e atee dell Illuminismo, che demistificano ogni richiamo illusorio a una benigna volont provvidenziale. Manzoni individua in un mondo dominato dalla violenza il riscatto nella fede, che dona un senso alla sofferenza e spinge a un attivo impegno sociale e civile; Leopardi invece indica nella ragione umana l unico strumento per reagire, con dignitosa accettazione dell infelicit , a un ordine naturale delle cose, spietato e inesorabile nelle sue leggi oggettive, che tendono alla distruzione di ogni essere. Mentre il primo sorretto dalla fede nel libero arbitrio e nella possibilit dell uomo di esercitare il bene sulla Terra, il secondo del tutto disilluso rispetto al senso dell esistenza umana, convinto com del destino di solitudine e di morte che attende ciascun individuo, scagliato a caso nella vita. 158 GIACOMO LEOPARDI