DISTILLATI DI FRUTTA [ Quali sono le caratteristiche dei principali distillati di frutta? ] Anche le acqueviti di frutta hanno un’origine antichissima, che affonda le  radici nelle realtà contadine di molte aree d’Europa: i contadini usavano  far fermentare e quindi distillare la frutta rovinata dalla grandine o troppo  matura. Le più note acqueviti di frutta sono a base di mela o di pera, prodotte  a partire dal sidro. La più famosa è il Calvados. Calvados È un distillato di mele che prende il nome da due promontori della Normandia,  chiamati in latino (= schiene calve) per la loro aridità. calva dorsa Sebbene l’ (= l’acquavite di sidro) prodotta in questa  eau de vie de cidre zona fin dal XVII secolo fosse già conosciuta col nome attuale, la regione  fu denominata Calvados solo dopo la Rivoluzione francese. Sul finire  dell’Ottocento, dopo che la fillossera aveva distrutto quasi tutte le vigne  francesi, il Calvados visse il suo momento d’oro: sostituì il più celebre Cognac  nei bicchieri dei nobili parigini e fu proposto dai barman dell’epoca  miscelato nei cocktail. Arrivò così a essere conosciuto in tutta Europa, aggiudicandosi  ben presto un posto di prestigio fra tutti i distillati. Dal 1942 ha ottenuto la qualifica ( )  AOC Appellation d’Origine Contrôlée che ne salvaguarda l’area di produzione: solo il distillato prodotto in questa  zona può essere chiamato Calvados. Essa stabilisce anche i metodi di  produzione e gli alambicchi da utilizzare.  >> pagina 135  Dove e come si produce L’area di produzione include tutto il Calvados, la  Manica, l’Orne e parti di Eure, Mayenne, Sarthe  e Eure-et-Loire. In Normandia esistono circa 50  da sidro: ogni azienda ne seleziona  varietà di mele circa 25 per ricavare il giusto equilibrio tra  dolcezza e acidità. Le mele vengono per estrarne il succo  schiacciate che viene fatto per circa 3 mesi. fermentare Con un grado alcolico di circa 5° il mosto passa  alla distillazione discontinua in alambicchi Charentais.  Nella si eliminano  prima fase di distillazione teste e code: il che se ne ricava è  brouillis un prodotto con gradazione di circa 25°. Nella o , il seconda fase bonne chauffe brouillis  viene distillato di nuovo, teste e code sono  separate e il prodotto finale ha una gradazione  poco inferiore ai 70°. Quindi passa all’   invecchiamento in botti di quercia da 250-300 litri: durerà  per un minimo di 12 mesi. Prima di imbottigliare,  si riduce il grado alcolico a 40-45° aggiungendo  acqua demineralizzata. La classificazione Esistono tre denominazioni AOC: il Calvados Pays d’Auge , prodotto da poche e  limitate aree, da mele coltivate nell’omonima  regione; subisce 2 distillazioni discontinue in  alambicchi Charentais; il Calvados , prodotto in tutte le aree della  denominazione comprende il 70% circa della  produzione totale; subisce una distillazione  continua con invecchiamenti minimi di legge; Calvados Domfrontais subisce una distillazione  continua; viene addizionato con il 30% di  sidro di pere. Sulle etichette sono riportate diverse diciture  secondo l’invecchiamento: Trois Etoiles , Trois Pommes e Fine (= tre stelle,  tre mele, fine) se l’invecchiamento minimo in  fusti di legno è di 2 anni; Vieux e Réserve (= vecchio, riserva) se l’invecchiamento  minimo in fusti di legno è di 3 anni; Vieille Réserve (= vecchia riserva), VO e VSOP  se l’invecchiamento minimo in fusti di legno è  di 4 anni; Extra , XO , Napoléon e Hors d’âge se l’invecchiamento  minimo è di 6 anni. Come si serve il Calvados Va servito nel ballon a temperatura ambiente  seguendo lo stesso rituale del Cognac. Tradizionalmente,  in Normandia viene servito come  intermezzo durante una cena.