Verso l’ESAME  PER PREPARARSI ALLA SECONDA PROVA DOCUMENTO | 1 LA BIRRA VA SOLO CON LA PIZZA? SBAGLIATO! Introduzione In una nazione così devota alle proprie tradizioni  gastronomiche com’è l’Italia l’idea che una  carbonara o un arrosto possano essere abbinati  a una birra, piuttosto che a un buon calice di  vino, è vissuta con sospetto. Basta un semplice  sondaggio per scoprire che la maggior parte  degli intervistati pensa che sia la pizza il solo  cibo da abbinare alla birra. Questo deriva dal  fatto che universalmente si fa riferimento alla  pizza e alla birra pensando a un’unica tipologia  di prodotto: la pizza margherita e la birra chiara. Ciò che non si considera è però uno dei caratteri  essenziali della birra: la sua diversità. La birra, come tutti gli alimenti ottenuti da una  ricetta, cambia a seconda degli ingredienti e  dei metodi utilizzati per produrla ed è in grado  di offrire una moltitudine di variabili gustative  che spaziano da sottili profumi speziati e freschi  a intense sensazioni di caramello e di caffè, da  balsamiche note amare a pungenti accenti acidi. È proprio questa varietà a renderla una bevanda  adatta ad accompagnare il cibo e talvolta -  tenetevi forte - è addirittura più indicata del  vino. Sebbene l’abbinamento perfetto non  esista, si può affermare che la birra riesce a  essere la compagna appropriata per molti  prodotti difficili da accostare a una bevanda. Si  pensi ai carciofi, agli asparagi, al caffè o ai piatti  in cui è particolarmente presente l’aceto. Le regole per un corretto abbinamento Esistono alcune semplici regole utili per costruire  l’abbinamento giusto, o quantomeno consigliato. Innanzitutto va stabilito se si vuole procedere per  accordo o per contrasto. Scegliendo l’accordo  si decide di accostare un piatto a una bevanda  che ha le stesse caratteristiche gustative: si può,  per esempio, abbinare un dolce al cioccolato  con una birra scura che, tra le sue principali  componenti aromatiche, ha quelle tostate  riconducibili al cacao. Se invece si opta per il  contrasto, l’obiettivo è riequilibrare il palato  accostando due sapori o due sensazioni tattili  tra di loro opposte così che una possa limitare,  arginare o ammorbidire l’altra: si potrà scegliere  di abbinare un formaggio intensamente sapido  (per esempio un erborinato) a una birra dolce,  oppure un fritto a una birra acida per far sì che  la freschezza di quest’ultima ripulisca la bocca  invogliando al boccone successivo. La riuscita  o meno di un abbinamento non è però frutto  di un’equazione matematica ma la risultante  di un mix tra l’obiettivo di chi lo ha pensato  e la memoria gustativa di chi lo sperimenta. L’abitudine a consumare contemporaneamente  alcuni prodotti fa sì che taluni accostamenti ci  risultino più immediati e piacevoli di altri. Si  pensi, per esempio, a quanto sia normale per  noi italiani che prosciutto e melone possano  convivere nello stesso piatto e quanto ci appaia  al contrario improbabile accostare molluschi  e carne suina, ingredienti base del maiale alla  alentejana, piatto tra i più noti e buoni della  tradizione portoghese. Spostandoci sugli  abbinamenti si pensi alle ostriche: per molti  è scontato immaginare questi sapidi frutti di  mare accanto a un calice di vino bianco o di  champagne, ma basta spostarsi a Londra o a  Dublino per scoprire che sono invece le stout o le  porter ad avere un posto d’onore al loro fianco. L’origine degli abbinamenti non è sempre da  cercare in vezzi gastronomici o complicate  alchimie gustative; molto spesso, infatti, è  conseguenza di abitudini legate alla necessità o a  particolari condizioni sociali. Nel caso di ostriche  e stout, per esempio, il motivo è da cercare  nell’economicità di questi due prodotti, che  potevano così essere consumati in gran quantità  anche dalle fasce più basse della popolazione  britannica.  >> pagina 231  prima parte Immagina di essere il gestore di un pub e di dover rinnovare la carta delle birre. Predisponi una  proposta con abbinamenti di birre e preparazioni gastronomiche.   A , utile a raccogliere informazioni e stimoli  Con riferimento alla comprensione del documento introduttivo alla riflessione, rispondi ai seguenti quesiti. Elenca alcuni possibili abbinamenti cibo/birra  citati nel testo. Elenca e spiega i due criteri di abbinamento  cibo/bevanda citati nel testo. Spiega il motivo per cui nelle tradizioni gastronomiche  di alcuni popoli la birra veniva  accostata a cibi pregiati. B   , utilizza le conoscenze acquisite e descrivi il processo di  Con riferimento alla produzione di un testo produzione della birra, evidenziando quali sono le differenti tipologie di materie prime usate.   C Con riferimento alla padronanza delle conoscenze fondamentali e delle competenze tecnico-professionali  conseguite , ipotizza di organizzare una serata a tema che proponga un menu degustazione a  buffet con l’intervento di un esperto. Protagonista della serata è la birra, abbinata a piatti aromatizzati  alla birra. All’evento saranno presenti due invitati con allergie alla frutta secca e alle uova. Predisponi una scheda per la pianificazione  dell’evento con un ordine di servizio relativo  al buffet e agli elementi decorativi della sala. Realizza una proposta gastronomica con abbinamenti  che considerino i principali allergeni,  tenendo conto delle segnalazioni relative  agli invitati. Stabilisci i momenti di intervento dell’esperto  per presentare i prodotti. Calcola i costi dei piatti e delle bevande formulando  al cliente una proposta di preventivo.   D Concludi predisponendo una carta delle birre considerando i maggiori produttori mondiali di birra  ed esprimi il concetto di stile. seconda parte Realizza la scheda tecnica di una birra a tua scelta inserendo: metodo di produzione; metodica di spillatura; caratteristica dei componenti; caratteristiche organolettiche; possibili abbinamenti.