nei luoghi di lavoro, con il risultato di disincentivare notevolmente il fumo. Oggi fumare non è più considerato di moda , e anche chi non riesce a farne a meno prova spesso il disagio di non potersi liberare dal vizio. diventato criterio di buona educazione chiedere il permesso di fumare davanti ad altri, per evitare che subiscano il fumo passivo, il che dimostra come sempre più si avverta il dovere sociale di non coinvolgere il non-fumatore nei rischi legati al fumo e di non esibire pubblicamente il proprio atteggiamento. Chi sono i fumatori oggi? Il rapporto con il fumo varia molto in rapporto alle categorie sociali: le classi acculturate, nelle quali le tematiche salutiste fanno più presa, fumano di meno, mentre il consumo di tabacco è ancora molto diffuso in categorie sociali e in soggetti sensibili, per diverse ragioni, a quell artificioso senso di sicurezza che il fumo sembra procurare. La sigaretta è molto diffusa ad esempio tra gli adolescenti, ma sono molti quelli che vi rinunciano in età adulta. Il fumo si rivela allora come la risposta a una frustrazione o un mezzo per compensare le insicurezze di una personalità poco strutturata. Lo dimostra il fatto che molti adolescenti, che iniziano a fumare per sentirsi più adulti o per farsi accettare dal gruppo dei coetanei, una volta cresciuti cercano di abbandonare la sigaretta perché non sentono più il bisogno di dimostrare (agli altri e a se stessi) una maturità ormai già raggiunta. Recentemente tra i fumatori sta prendendo piede la sigaretta fai da te . Soprattutto i giovani comprano cartine e tabacco e si confezionano autonomamente la sigaretta. una moda giustificata dal risparmio economico che se ne ricava, ma gran parte della popolarità di questo sistema è dovuta anche alla ritualità dell operazione di confezionamento e alla convinzione di essere comunque alternativi nell usare prodotti non convenzionali. Facile cominciare, difficile smettere Cominciare a fumare è molto semplice e il più delle volte è dovuto alla curiosità nel provare qualcosa di nuovo. Smettere è molto più difficile perché nel momento in cui si inizia, pensando erroneamente che sia sempre possibile retrocedere, inizia un processo di assuefazione e dipendenza per cui non solo diventa una necessità fumare, ma la quantità di sigarette consumate aumenta progressivamente. E allora il percorso per liberarsi dal problema diventa molto lungo e faticoso. C è chi si avvale di sistemi farmacologici utilizzando cerotti o prodotti commestibili a rilascio costante di nicotina che dovrebbero abituare a un assimilazione sempre più ridotta di questa sostanza. Se non supportati da un controllo medico, questi tentativi spessissimo naufragano, come del resto terapie sporadiche con agopuntura e tecniche alternative. Per smettere di fumare occorre avere una grande convinzione dell opportunità di questo percorso e mettere in conto grossi sacrifici nella consapevolezza che si tratta della propria salute, spesso della propria aspettativa di vita, e non di rado mettere in gioco l aspetto relazionale condizionando i rapporti famigliari e sociali. leggi e rispondi Quali sono i sistemi farmacologici che aiutano a smetter di fumare? 4 Dipendenze e mal-essere 301