Il Settecento – L'autore Cesare Beccaria ( ) Ogni atto di autorità di uomo a uomo che non derivi dall’assoluta necessità è tirannico Dei delitti e delle pene Perché è un classico Giurista ed economista, Cesare Beccaria è uno dei principali esponenti dell’Illuminismo italiano. Il suo scritto più celebre, , ha posto le fondamenta della scienza criminale moderna, laicizzando il diritto penale e separando il concetto di peccato da quello di reato. Secondo Beccaria, solo una legge chiara e certa – non sottoposta all’arbitrio dell’interpretazione – può garantire la sicurezza dei cittadini e la punizione dei colpevoli; al contrario, la “vendetta pubblica” esercitata con efferatezza, oltre a essere disumana, risulta anche inutile per la collettività. Tale fondamento conferisce al capolavoro di Beccaria una rilevanza teorica e politica paragonabile solo – nella cultura europea – a quella del di Machiavelli. L’opera, che conosce subito un’immensa fortuna, è tutt’oggi un caposaldo del pensiero giuridico occidentale, e dà voce alle battaglie umanitarie che sostengono la necessità di abolire la tortura e la pena di morte dove ancora in vigore. Dei delitti e delle pene Principe