FIUMI E LAGHI Che cosa sono fiumi e laghi Il 96% dell’acqua presente sul nostro pianeta è acqua salata, appartiene cioè a mari e oceani (oltre che a qualche lago salato), mentre solo il 4% è costituito da , fondamentale per la vita dell’uomo: un po’ di quest’acqua è “intrappolata” nei ghiacciai, ma una parte importante scorre nei e si raccoglie nei . acqua dolce fiumi laghi Un è un , cioè che non è mai completamente asciutto in nessun periodo dell’anno. Questa caratteristica lo differenzia dal , che invece può asciugarsi del tutto nei periodi più secchi. fiume corso d’acqua perenne torrente Che cos’è un fiume Un è una distesa d’acqua, in genere dolce, raccolta in una conca completamente circondata dalla terraferma, detta . Un lago può essere alimentato dalle acque di un fiume, ma anche da sorgenti sotterranee e dalle precipitazioni. lago bacino lacustre (1) Che cos’è un lago Il piccolo Lago di Nemi, nel Lazio. (1) geo tweet Sai qual è la ? Non la grandezza, né il fatto che l’acqua del mare è salata mentre in genere quella dei laghi è dolce, ma il fatto che un lago è completamente circondato dalla terraferma, mentre un mare non lo è mai. differenza tra lago e mare Come puoi vedere dall’illustrazione, il fiume nasce in un punto tra le montagne chiamato , poi scende a valle scavando il solco in cui scorre, chiamato (o letto) e delimitato dalle sponde (o rive). Seguendo sempre lo stesso cammino, detto , il fiume arriva infine alla , cioè al punto in cui le sue acque si gettano in mare, in un lago, o in un altro fiume. Un fiume che entra in un lago è detto , un fiume che esce da un lago è un è invece chiamato un fiume che si getta in un altro corso d’acqua. sorgente alveo corso foce immissario ; affluente emissario Dove inizia e dove finisce il fiume  >> pagina 117  IL FIUME: DALLA SORGENTE ALLA FOCE Lungo il suo cammino un fiume assume caratteristiche diverse. In genere il suo corso, dalla sorgente alla foce, può essere suddiviso in tre tratti. . All’inizio il fiume appare come un sottile rivolo d’acqua che sgorga dal terreno o si origina da un ghiacciaio; via via si arricchisce grazie all’apporto di altri ruscelli e torrenti, finché arriva ad assumere l’aspetto di un vero e proprio fiume. In questo tratto iniziale, vicino alle montagne, il letto è spesso in forte pendenza e le acque scorrono impetuose erodendo il terreno: formano e scavano . Corso superiore cascate gole . Nel tratto centrale la pendenza del terreno diminuisce e il fiume rallenta. Corso medio . Nel tratto finale il fiume è ormai in pianura e scorre lento, depositando i detriti che trasporta, prima quelli più pesanti, poi quelli più piccoli, e crea ampie curve dette o . Corso inferiore anse meandri Il corso del fiume Se il corso di un fiume termina in mare, la sua foce può essere di due tipi : o . (2) a delta a estuario Tipi di foce (2) FOCE A DELTA Se le onde e le correnti del mare sono deboli, i detriti portati dal fiume si accumulano, creando isolotti e cordoni e diventano un ostacolo per le sue stesse acque: il fiume si allarga e si ramifica in una foce di forma triangolare. FOCE A ESTUARIO Quando il fiume entra in un mare caratterizzato da forti correnti, le onde e le maree disperdono i detriti, e quindi l’ultimo tratto del fiume resta unito, allargandosi a forma di imbuto. Quanta acqua trasporta un fiume? Un fiume, come abbiamo detto, non è mai del tutto asciutto, però nel corso dell’anno può variare la sua , ossia la quantità di acqua che trasporta e che dipende in gran parte dalle precipitazioni, dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai. In genere si distingue tra una portata massima, o di , e una portata minima, o di . Le variazioni di portata costituiscono il di un fiume: portata piena magra regime quando l’acqua è abbondante in tutte le stagioni si dice che il corso d’acqua ha un ; regime fluviale quando si alternano piene e magre, si parla di . regime torrentizio Portata e regime Il bacino idrografico Il territorio attraversato da un fiume e da tutti gli affluenti di cui raccoglie le acque costituisce il di quel fiume . È delimitato dal crinale dei monti da cui nascono il corso d’acqua principale e i suoi affluenti; oltre quel crinale, sull’altro versante delle montagne, le acque defluiscono in un’altra direzione e si raccolgono in un altro fiume. Ecco perché il crinale è chiamato : è il confine naturale che separa bacini idrografici diversi. bacino idrografico (3) linea spartiacque IL BACINO IDROGRAFICO (3)  >> pagina 118  TANTI TIPI DI LAGO A seconda delle cause che ne hanno determinato la formazione, vengono identificati tipi diversi di lago. Origine e tipi di lago . Nelle ere glaciali enormi masse di ghiaccio hanno eroso e schiacciato il terreno con il loro peso, creando degli avvallamenti che, dopo il disgelo, si sono riempiti d’acqua: sono nati così i . I (o morenici) si sono formati al fondo di valli chiuse dall’accumulo di detriti morenici, cioè da rocce e altri materiali trasportati dai ghiacciai e rimasti sul terreno dopo il disgelo: hanno in genere una forma allungata. Laghi glaciali e vallivi laghi glaciali laghi vallivi . Si formano quando il corso di un fiume , che può essere naturale, come una frana, o creato dall’uomo, come le dighe. Laghi di sbarramento incontra un ostacolo . Hanno origine da fratture e provocati dai movimenti delle placche terrestri e in seguito riempiti d’acqua. Laghi tettonici sprofondamenti del suolo . Occupano , dove si è raccolta l’acqua piovana: hanno una forma rotonda piuttosto regolare e sono alimentati esclusivamente dalle precipitazioni. Laghi vulcanici crateri di antichi vulcani spenti . Si incontrano in prossimità delle coste marine, dove i detriti trasportati dalle onde possono accumularsi fino a formare dei cordoni che separano dal mare aperto specchi d’acqua più o meno grandi, alimentati dal mare tramite brevi canali. La loro acqua è in genere , cioè salata ma con un grado di salinità inferiore a quella del mare. Laghi costieri salmastra geo tweet Nel 1948 gli abitanti di Fabbriche di Careggine, in Toscana, dovettero lasciare il paese perché stava per essere sommerso da un’enorme massa d’acqua. Non si trattava di un’alluvione, ma della nascita del , un bacino artificiale chiuso da una diga collegata a una centrale idroelettrica. Ogni tanto il lago viene svuotato e il paese fantasma riemerge. Lago di Vagli Il bacino formato da un sistema di barriere nel parco naturale di Venn-Eifel, in Germania. Il Lago di Sabaudia (lo specchio d’acqua sulla destra), nel Lazio. RICONOSCO Osserva le due immagini: di quale tipo di lago si tratta? Osserva poi la forma quasi circolare del lago a pagina 116: secondo te, quale origine ha?  >> pagina 119  COME SI TRASFORMANO FIUMI E LAGHI L’ e la , che abbiamo già visto all’opera nei processi che cambiano l’aspetto di montagne, colline e pianure, trasformano continuamente, nel corso dei millenni, anche i fiumi e i laghi. erosione sedimentazione Il fiume cambia se stesso Nel suo viaggio l’acqua del fiume erode le montagne e trasporta a valle i detriti che, sedimentandosi, contribuiscono a formare le pianure alluvionali e costiere. Nel corso del tempo, tuttavia, l’azione di erosione e sedimentazione modifica, prima di tutto, l’ stesso del fiume: per esempio, alcune anse si accentuano e altre tendono a raddrizzarsi, i materiali depositati possono fare avanzare la foce verso il mare, l’altezza di alcune cascate può diminuire per l’erosione; talvolta anche interi tratti del corso di un fiume possono spostarsi perché le acque scavano e trovano nuovi passaggi. alveo (4) Come cambia il fiume nel tempo Il Ticino, che scorre sul confine tra Lombardia e Piemonte. (4) LAVORO CON LE IMMAGINI Osserva l’immagine a lato e completa la didascalia: Sul lato esterno dell’ansa, dove la corrente è più veloce, l’acqua ................................. il terreno, mentre sul lato interno, dove la corrente è più .............................., deposita i detriti: in questo modo la curva diventa sempre più ampia. La “breve” vita dei laghi I laghi hanno una vita relativamente “breve”. La sabbia, la ghiaia, i frammenti di rocce che entrano insieme all’acqua dell’immissario si accumulano per migliaia di anni sul fondo del lago, causandone il progressivo interramento. Il processo è ancora più veloce per i , ossia quelli che non hanno un emissario: tendono a riempirsi di foglie, tronchi e organismi morti fino a trasformarsi lentamente prima in stagno, poi in palude e, infine, in (la torba è un terreno ricco di materiale vegetale decomposto). laghi chiusi torbiera Dal lago alla torbiera GUIDA ALLO STUDIO FISSO I CONCETTI  Qual è la differenza tra fiume e torrente? 1 Quali aspetti assume il fiume lungo il suo corso, dalla sorgente alla foce? 2 A che cosa corrisponde il bacino idrografico di un fiume? 3 Che cos’è un bacino lacustre? 4 Quali tipi di lago conosci? 5 Da quali processi sono trasformati i fiumi e i laghi? 6 MEMORIZZO LE PAROLE CHIAVE   Sorgente  Alveo  Foce  Affluente  Immissario  Emissario  Delta  Estuario  Portata  Regime  Bacino idrografico  Bacino lacustre  Laghi glaciali  Laghi vallivi  Laghi di sbarramento  Laghi tettonici  Laghi vulcanici  Laghi costieri • • • • • • • • • • • • • • • • • •