FIUMI E LAGHI I fiumi e i laghi in Italia La distribuzione e le caratteristiche dei fiumi e dei laghi italiani sono influenzate dalla presenza delle Alpi e degli Appennini. La vicinanza delle catene montuose al mare fa sì che i corsi d’acqua siano piuttosto ; d’altro canto, l’abbondanza di nevai, di ghiacciai e di precipitazioni, soprattutto sull’arco alpino, spiega perché sono così . brevi numerosi Per lo stesso motivo, cioè per l’abbondanza di risorse idriche, i sono più numerosi e più estesi nell’Italia Settentrionale, ai piedi delle Alpi, mentre diminuscono scendendo verso sud. laghi L’idrografia italiana LAVORO CON L’ATLANTE Osserva la carta a pagina 28 dell’Atlante: su quale catena montuosa passa la linea spartiacque tra versante tirrenico e versante adriatico? I FIUMI ITALIANI I fiumi del nostro Paese possono essere riuniti in due gruppi, con caratteristiche diverse, a seconda che nascano dalle Alpi o dagli Appennini. I sono più lunghi di quelli appenninici e con una superiore e piuttosto . fiumi alpini portata d’acqua costante I hanno un corso più breve e irregolare di quelli alpini: , perché è fortemente condizionata dalle piogge e non è alimentata dalle acque che scendono dalle montagne in seguito allo scioglimento di nevai e ghiacciai. fiumi appenninici la loro portata non è costante Fiumi alpini e fiumi appenninici Il Po e i fiumi alpini Il fiume alpino principale, navigabile in alcuni tratti, è il (652 chilometri), che nasce dal Monviso in Piemonte e sfocia nel Mar Adriatico tra Emilia- Romagna e Veneto. Il suo bacino idrografico è il più esteso d’Italia e corrisponde alla Pianura Padana. Tra i suoi affluenti di sinistra (guardando nel senso della corrente) ci sono quattro dei maggiori fiumi italiani, anch’essi alpini: il , che nasce sulle Alpi Liguri ed entra nel Po in Piemonte; il , che nasce in Svizzera, forma il Lago Maggiore e poi scorre tra Piemonte e Lombardia; l’ , che forma il Lago di Como e scorre in Lombardia; e l’ , anch’esso lombardo. Più a est, altri fiumi alpini importanti, come l’ (il secondo fiume italiano per lunghezza), il , il , il e l’ , sfociano direttamente nel Mar Adriatico. Po Tanaro Ticino Adda Oglio Adige Brenta Piave Tagliamento Isonzo  >> pagina 126  I fiumi appenninici Nell’Italia Settentrionale sono appenninici alcuni affluenti di destra del Po, che scendono dai versanti dell’Appennino Ligure ed Emiliano, come il , il , il e il . Più a sud, lo spartiacque appenninico separa i fiumi che sfociano nel Mar Tirreno da quelli che si gettano nell’Adriatico. Trebbia Taro Secchia Panaro Sul scorrono due importanti fiumi dell’Italia Centrale: l’ , che nasce dal Monte Falterona e attraversa Firenze e Pisa, e il , il terzo fiume più lungo d’Italia, che nasce alle pendici del Monte Fumaiolo, in Emilia-Romagna, e bagna Roma. Sfociano nel Tirreno anche l’ , in Toscana, e il , il e il in Campania. versante tirrenico Arno Tevere Ombrone Liri-Garigliano Volturno Sele Sul i fiumi principali sono il , in Emilia-Romagna, e il e il nelle Marche. Poco più a sud, entrano nell’Adriatico l’ e il in Abruzzo, il in Molise e l’ in Puglia. versante adriatico Reno Metauro Tronto Aterno-Pescara Sangro Biferno Ofanto In Basilicata, dagli Appennini scendono il , il e l’ , che sfociano nel Mar Ionio, bacino che riceve anche il principale fiume calabrese, il . I fiumi siciliani e quelli sardi sono in genere brevi e irregolari: il e il in Sicilia e il e il in Sardegna sono tra le poche eccezioni. Bradano Basento Agri Crati Salso Simeto Tirso Flumendosa LAVORO CON LE CARTE Sulla carta a pagina 125 evidenzia il corso dei tre maggiori fiumi italiani. GEO PATRIMONIO Il Delta del Po Alla fine del suo lungo corso, prima di gettarsi nel Mare Adriatico , il Po si divide in cinque rami principali, dando vita a un’area di oltre 400 chilometri quadrati punteggiata di stagni, acquitrini, canneti e isolotti fluviali. È il Delta del Po, formatosi nel corso dei millenni per il deposito dei materiali trasportati dal fiume, un territorio in lento ma in continuo mutamento, caratterizzato da una grande varietà di ambienti: dalle spiagge e dune costiere, alle lagune e valli salmastre, dai prati ai boschi. Il Delta è una delle più vaste d’Italia, ricchissima di specie vegetali e animali: qui nidificano, svernano o sostano specie di uccelli rari come il fenicottero maggiore, il falco di palude, il cavaliere d’Italia e il martin pescatore. Il territorio del Delta è inoltre ideale per la pesca e l’acquacoltura (allevamento dei pesci): famose sono le anguille delle valli di Comacchio, una serie di lagune naturali tra Ferrara e Ravenna. L’area del Delta è protetta da due parchi, il Parco regionale del Delta del Po Veneto e il Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, e nel 1999 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. tra Veneto ed Emilia-Romagna zone umide Scopri che cos’è la Riserva di biosfera Delta del Po su mabunesco.parcodeltapo.org  >> pagina 127  I LAGHI ITALIANI I laghi della nostra penisola, scendendo da nord a sud, presentano origini e caratteristiche molto diverse. Sull’arco alpino si trovano innumerevoli piccoli laghi glaciali; ai piedi delle Prealpi, invece, l’azione dei ghiacciai e i depositi morenici hanno originato molti bacini di origine valliva , dalla caratteristica forma allungata. Tra questi spiccano, per dimensioni, il , chiamato anche Verbano, il cui immissario principale è il Ticino; il , o Lario, alimentato dall’Adda; il , o Benaco, il più grande d’Italia, che ha diversi immissari, il principale dei quali è il Sarca. (8) Lago Maggiore Lago di Como Lago di Garda Il lago principale dell’Italia Centrale è il , in Umbria, di origine tettonica: occupa infatti una conca che si è originata milioni di anni fa in seguito allo sprofondamento del terreno. Nel Lazio si trovano anche vari laghi di origine vulcanica, dalla caratteristica forma circolare che ricalca quella dell’antico cratere: i principali sono il e il . Trasimeno (9) Lago di Bolsena Lago di Bracciano Le regioni dell’Italia del Sud contano pochissimi laghi naturali: i più importanti sono, sul Promontorio del Gargano, i laghi costieri di e . Sono invece numerosi i , creati dall’uomo con la costruzione di dighe, come il in Sardegna: oltre che per la produzione di energia elettrica, sono utilizzati per l’agricoltura e l’approvvigionamento idrico dei centri abitati e delle industrie. Lesina Varano laghi artificiali Lago Omodeo I laghi d’Italia da nord a sud Il Lago d’Orta, uno dei numerosi laghi vallivi dell’Italia Settentrionale. (8) geo tweet Nel 1980 il , in Piemonte, era considerato un lago “morto” a causa degli scarichi nocivi delle industrie, che impedivano la crescita di qualsiasi forma di vita. Gli scienziati hanno allora lanciato una grande operazione che ha permesso, nel 2015, di dichiarare il lago finalmente guarito: oggi è ricco di pesci e di altre specie acquatiche. Lago d’Orta Il Lago Trasimeno, nella campagna umbra. (9) GUIDA ALLO STUDIO FISSO I CONCETTI  Quali caratteristiche hanno i fiumi italiani? Perché? 1 Che differenza c’è tra fiumi alpini e appenninici? 2 Qual è il bacino idrografico del Po? 3 Qual è il più grande lago d’Italia? Che origine ha? 4 Quali sono i laghi principali dell’Italia Centrale? 5 In quali regioni sono più numerosi i laghi artificiali? 6   Fiumi in Italia: carta interattiva   Laghi in Italia: carta interattiva