L’ECONOMIA Il settore primario in Europa La carta tematica, che mostra il diverso uso del suolo nelle varie regioni d’Europa, ci permette di fare alcune considerazioni generali sul settore primario nel nostro continente. Gli europei hanno sfruttato quasi tutto lo spazio disponibile per l’agricoltura, anche perché da sempre sul territorio europeo esistono , come la presenza di pianure, il clima generalmente mite, i suoli fertili e produttivi. Questo fa sì che, nonostante l’Europa sia il “continente delle città”, nel paesaggio europeo continui a prevalere la campagna. condizioni naturali favorevoli Esistono comunque zone del nostro continente incolte, in corrispondenza delle catene montuose più elevate o delle zone più fredde e inospitali del Nord; intorno a queste si estendono fasce in cui prevalgono . Questa distribuzione ci fa capire come le caratteristiche geografiche del territorio – la composizione dei suoli, l’altitudine, il clima, la disponibilità d’acqua e così via – condizionino la produzione agricola, costituendo dei vincoli che l’impiego di mezzi e tecniche evoluti può modificare ma non eliminare del tutto. boschi e pascoli L’uso del suolo in Europa LAVORO CON L’ATLANTE Confronta la carta con quella che trovi alle pagine 24-25 dell’Atlante: noti una corrispondenza tra elementi fisici (montagne, pianure, colline) e modalità di uso del suolo? >> pagina 227 L’AGRICOLTURA In Europa l’agricoltura interessa circa il disponibile ma impiega solo il , e contribuisce per una percentuale ancora minore alla ricchezza complessiva del continente. L’Europa, dunque, non può definirsi agricola, anche se l’agricoltura europea è ricca e importante: il nostro continente è addirittura il . Una simile produttività è dovuta a un’agricoltura altamente . Questo vale soprattutto per l’Europa Occidentale, mentre nell’Europa Orientale a un maggiore impiego di manodopera corrisponde una resa produttiva inferiore. 40% della superficie 5% circa dei lavoratori secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli meccanizzata Cereali, coltivazioni industriali, olio e vino L’ampia porzione di che si estende dal Nord della Penisola Iberica alle pianure russe, caratterizzata da un clima continentale, è la regione dei cereali (orzo, frumento, segale, mais) e della . Importanti sono anche le , così chiamate perché le materie prime non vengono consumate direttamente ma sono sfruttate dall’industria, che le trasforma in prodotti commerciabili: si tratta di barbabietola da zucchero, luppolo, girasole, tabacco. Lungo le si affacciano numerosi Paesi nei quali, invece, prevale la coltivazione della , dell’ , degli e della : questi Paesi producono quasi i due terzi dell’olio di oliva mondiale e sono fra i primi produttori al mondo di vino. Europa Centrale patata (2) coltivazioni industriali coste del Mar Mediterraneo vite ulivo agrumi frutta Le coltivazioni europee Coltivazione di patate. (2) BOSCHI E SILVICOLTURA Il Nord Europa, dove crescono le foreste della taiga (in particolare in Scandinavia, in Russia, nelle Repubbliche Baltiche), è l’area dove si trovano i boschi più estesi del nostro continente. L’Europa possiede circa 215 milioni di ettari tra foreste e terreni boschivi, che complessivamente occupano quasi il ; di questi, poco meno della metà è sfruttato per la , cioè la produzione di legno e prodotti derivati. L’Unione Europea è il secondo produttore mondiale di carta e legno segato, e il terzo esportatore di prodotti della silvicoltura. 30% della sua superficie silvicoltura (3) Il patrimonio forestale Legname tagliato e accatastato per completare l’essiccazione. (3) LAVORO CON IL TESTO Sottolinea la percentuale di suolo sfruttata dall’agricoltura e quella occupata da boschi. Qual è la percentuale rimanente, occupata da pascoli o terreni incolti? >> pagina 228 L’ALLEVAMENTO Nelle zone alpine e nelle grandi pianure europee – dalla Normandia e dalla Bretagna francesi alla Gran Bretagna e all’Irlanda, dalla Penisola Iberica alle pianure dell’Europa Centro-Orientale, e a nord fino alla Penisola Scandinava – è fiorente l’allevamento di , sfruttati per la produzione di carne, latte e derivati (burro, formaggio, yogurt), e di , da cui si ottengono carni e insaccati ma anche setole, pennelli, concimi. Nelle Isole Britanniche e nell’Europa mediterranea è ancora diffuso l’allevamento di per la produzione di carne, latte e lana e, in misura minore, di . bovini suini ovini caprini Dai grandi pascoli alle fattorie specializzate Gli spazi, il clima e l’organizzazione economica delle diverse regioni europee determinano forme di allevamento differenti. Nei grandi pascoli dell’Europa atlantica, dove il clima umido porta piogge frequenti che alimentano la produzione di foraggio, l’allevamento viene praticato su larga scala e in vasti spazi, secondo le modalità tipiche dell’ . Alcuni dei pascoli migliori si trovano anche in alta quota, per esempio sulle Alpi. allevamento estensivo (4) Nelle pianure dell’agricoltura meccanizzata, invece, l’allevamento restringe i suoi spazi fino quasi a nasconderli: si parla allora di . Gli animali sono allevati in strutture specializzate, al chiuso, concentrati in spazi limitati e nutriti in modo che crescano il più rapidamente possibile, con mangimi speciali, farmaci, macchinari appositi: l’allevamento diventa un’industria. allevamento intensivo (5) In risposta a questa situazione, anche nel campo dell’allevamento si sta affermando sempre di più la , che presta particolare attenzione agli spazi riservati agli animali, alla loro alimentazione e salute. tendenza al biologico Allevamento estensivo e intensivo Allevamento estensivo di bovini nei pascoli inglesi. (4) Bovini in un allevamento di tipo intensivo. (5) PESCA E ACQUACOLTURA L’Europa è il terzo produttore mondiale di pesce dopo Cina e Perú, grazie soprattutto ai e alla . Il contributo maggiore viene dalla , praticata nel Mare del Nord e nell’Oceano Atlantico a bordo di navi attrezzate, in grado di lavorare immediatamente il pescato e di congelarlo. Aringhe, sgombri, merluzzi e sardine sono le specie più pescate. La , diffusa nel Mediterraneo, impiega invece pescherecci o barche più piccole e ha un carattere più tradizionale; si pescano soprattutto molluschi (mitili o cozze). Oggi un terzo della pesca europea è rappresentato dall’ , gli allevamenti di pesci, crostacei e molluschi. Paesi Scandinavi Spagna pesca d’alto mare pesca costiera acquacoltura geo tweet Conosci ? È un’associazione ambientalista che, tra le altre cose, combatte una battaglia nelle acque dell’Atlantico contro le baleniere che battono bandiera norvegese: la Norvegia, insieme al Giappone, è infatti tra i pochi Paesi che ancora consentono la per la loro carne Greenpeace caccia alle balene >> pagina 229 LE RISORSE MINERARIE Un tempo l’Europa era ricca di risorse minerarie: è stato proprio grazie ai giacimenti del suo sottosuolo, in particolare ferro e carbone, che è nata e si è sviluppata l’industria. Oltre due secoli di sfruttamento intensivo hanno però ridotto sensibilmente le potenzialità estrattive, e spesso oggi risulta più conveniente l’ dall’estero. I giacimenti minerari più abbondanti in Europa sono quelli di (Russia, Ucraina, Svezia, Germania), (Russia, Grecia, Ungheria) e (Russia, Polonia, Bulgaria). importazione ferro bauxite rame Combustibili fossili e uranio Motore della Rivoluzione Industriale, il era presente un tempo in grandi giacimenti soprattutto nel bacino della Ruhr, in Germania. Oggi molte delle miniere sono state abbandonate, anche se la Germania rimane il secondo produttore europeo di questo combustibile dopo la Russia. I giacimenti di , localizzati nel , sono sfruttati principalmente da Norvegia, Regno Unito e Paesi Bassi. Ma per soddisfare il proprio fabbisogno energetico l’Europa è costretta a importare petrolio e , trasportati attraverso una rete di oleodotti e gasdotti . L’ , il minerale utilizzato per la produzione di energia nucleare, si estrae soprattutto in Russia. carbone petrolio (6) Mare del Nord gas naturale (7) uranio Carbone, petrolio e gas Piattaforma petrolifera nel Mare del Nord. (6) Gasdotto in Russia. (7) I combustibili fossili sono fonti , presenti cioè sul nostro pianeta in quantità limitata e destinati quindi a esaurirsi. Per questo, una delle tematiche oggi più sentite e discusse è la necessità di potenziare l’uso di fonti e non inquinanti, come l’energia eolica (che sfrutta il vento), quella solare o quella geotermica (che sfrutta fonti naturali di calore presenti nel sottosuolo). non rinnovabili alternative rinnovabili (8) Asset ID: 82 ( ) geo-vidlez-le-risorse-rinnovabili150.mp4 Le fonti energetiche rinnovabili Centrale geotermica in Islanda. (8) GUIDA ALLO STUDIO FISSO I CONCETTI Quali coltivazioni prevalgono nelle diverse zone d’Europa? 1 Quale sfruttamento del suolo caratterizza il Nord del continente? 2 Con quali modalità è praticato l’allevamento? Dove? 3 In quali Paesi europei la pesca riveste un ruolo importante? 4 Di quali fonti energetiche dispone l’Europa? 5