I SAPERI fondamentali Asset ID: 75 ( ) let-audlet-ugo-foscolo20.mp3 Audiolettura LA VITA nasce nel sull’isola da padre italiano e madre greca. Alcuni anni dopo la morte del padre, si trasferisce con la madre e il fratello a Venezia, nel 1793. Studia i classici e inizia a frequentare, ancora giovanissimo, i salotti aristocratici, dove entra in contatto con vari intellettuali dell’epoca. , appassionati e un’intensa caratterizzano tutta la vita dell’autore. L’arrivo di Napoleone in Italia nel 1796 desta in lui grande entusiasmo, subito seguito dalla delusione dopo la firma del trattato di Campoformio (1797). Nello stesso periodo si trasferisce a Bologna, dove avvia la stesura delle . Al ritorno di Napoleone in Italia, Foscolo rimane nell’esercito e si sposta tra Lombardia, Emilia e Toscana, ma ben presto si spegne in lui ogni speranza riposta in Napoleone. Segue un periodo inquieto, seppur proficuo sul piano letterario: viaggia per la Francia e successivamente si reca a Milano, a Venezia e nel 1812 si stabilisce a Firenze. Con il ritorno degli austriaci (1815) lascia per sempre l’Italia: va in Svizzera, poi in Inghilterra. Muore in un sobborgo di Londra nel 1827, malato e sommerso dai debiti. Nel 1871 le sue spoglie vengono traslate nella chiesa di Santa Croce, a Firenze. Ugo Foscolo 1778 Zante Mondanità amori attività politico-letteraria Ultime lettere di Jacopo Ortis ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS Ispirato dai di Goethe e dalla Dolori del giovane Werther Nuova Eloisa di Rousseau, l’ Ortis (1802) è un romanzo epistolare che presenta tratti fortemente autobiografici e racchiude i temi chiave del giovane Foscolo: l’ esilio , il disinganno , il dissidio tra ideali e realtà , il desiderio di autoannientamento . La storia narra di un giovane che si rifugia sui colli Euganei in seguito al trattato di Campoformio; qui si innamora ed è ricambiato da Teresa. Purtroppo la ragazza è già promessa a un altro uomo, ricco, egoista e limitato. Il dolore per l’amore irrealizzato si somma alla disillusione politica inducendolo al suicidio. Il fallimento personale del protagonista è specchio di una più vasta delusione storica. Jacopo è un eroe romantico , caratterizzato da slanci sentimentali e inquietudini. Nei suoi confronti la natura assume il duplice aspetto di rifugio e luogo ostile; mentre l’amore impossibile per Teresa, donna idealizzata di stampo stilnovista, rappresenta l’unica salvezza destinata presto a svanire. Opere in prosa Foscolo è autore di saggi e articoli di critica letteraria e di argomento storico. In particolare ricordiamo due testi satirici, l’ (1815-1816) e il (1810), entrambi ricchi di slanci polemici. Nel 1813 pubblica invece la traduzione del di Sterne, attribuendola a un personaggio di invenzione, Didimo Chierico. Quest’ultimo, nell’appendice , è presentato in modo del tutto diverso dall’Ortis: distaccato dalle passioni, ironico e pungente. Mentre Jacopo resta travolto dal disinganno, Didimo lo accetta e ne ride. Ipercalisse Ragguaglio Viaggio sentimentale Notizia intorno a Didimo Chierico DEI SEPOLCRI Pubblicato nel , il carme prende spunto dall’editto di Saint-Cloud (1804), che decretava lo spostamento dei cimiteri fuori dai centri abitati per motivi di igiene. Dallo spunto contingente, Foscolo compone . I versi, 295 endecasillabi sciolti, sono suddivisi in quattro parti tematiche: l’ (vv. 1-90); (vv. 91-150); (vv. 151-212); la (vv. 213-295). Foscolo va oltre la propria cultura materialistica e meccanicistica, lasciando emergere il sentimento e la fede nelle illusioni. In tale ottica la sepoltura si pone quale simbolo della memoria privata e pubblica, mentre il ricordo dei defunti diviene un esempio per i vivi. 1807 un poema sul valore storico e sociale dei sepolcri illusione della tomba la storia dei culti funebri la funzione civile e culturale delle tombe funzione eternatrice della poesia OPERE IN VERSI Nel 1803 Foscolo pubblica , comprensiva di 2 odi e 12 sonetti. Le ( ) sono di . I (tra i quali , , ) sono invece di e vi emerge la vocazione autobiografica del poeta. La lontananza dagli affetti e dalla patria, il disinganno, il disprezzo per la banalità dell’esistenza rappresentano i temi principali. Con , Foscolo tenta di comporre un’opera allegorica sul progresso della civiltà umana. La struttura è articolata, complessa e sorretta da uno stile di gusto neoclassico, elegante e prezioso. Il mito viene ripreso in chiave attualizzante, così come in due delle che Foscolo ha scritto durante la sua vita: (1795) e (1810). La terza, (1813), tratta invece di un amore infelice sullo sfondo di un Medioevo tenebroso. la raccolta Poesie odi A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All’amica risanata gusto neoclassico sonetti Alla sera A Zacinto In morte del fratello Giovanni ispirazione romantica il poema incompiuto Le Grazie tre tragedie Tieste Aiace Ricciarda >> pagina 166