I giovani e la voglia di cambiare il mondo
vedi Italo Calvino, p. 86
Nel romanzo La giornata d’uno scrutatore si vede come parlare dell’appartenenza a un partito politico o a un altro fosse un argomento di grande interesse nell’Italia degli anni Cinquanta. Oggi la politica sembra talora un argomento privo di interesse, soprattutto agli occhi dei giovani. Paola Bignardi – docente di Psicologia sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore – ed Elena Marta – coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo – riflettono sulle cause del disinteresse dei giovani nei confronti della politica e sui rimedi da porvi.

“Nei giorni del lockdown a causa della pandemia, si sono visti giovani che consegnavano la spesa o i medicinali ad anziani e adolescenti che intrattenevano, con attività didattiche e ludiche, bambini in età scolare su siti da loro ideati. Qualcuno di questi adolescenti e giovani ha dichiarato, nell’ambito del lavoro di indagine dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, che già prima del lockdown era impegnato in attività di volontariato; qualcun altro ha dichiarato che l’impegno a favore degli anziani era determinato dal desiderio di poter uscire da casa; altri ancora, però, hanno affermato di avere capito cosa significhi “interdipendenza”, di aver compreso cosa significhi responsabilità sociale e di avere deciso di far qualcosa per la “comunità”. Possiamo pensare che questo sia l’esito di una situazione straordinaria ed emergenziale, di eventi che hanno toccato le corde emotive e che non si trasformi poi in atteggiamenti e comportamenti stabili. Tuttavia alcuni dati raccolti prima del lockdown attraverso dei focus group presentano riflessioni interessanti da parte degli adolescenti sull’impegno e sulla politica […].