Il secondo Ottocento Laudata sii per le tue vesti aulenti, o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce il fien che odora! Io ti dirò verso quali reami d amor ci chiami il fiume, le cui fonti eterne a l ombra de gli antichi rami parlano nel mistero sacro dei monti; e ti dirò per qual segreto le colline su i limpidi orizzonti s incùrvino come labbra che un divieto chiuda, e perché la volontà di dire le faccia belle oltre ogni uman desire Tu sia lodata o sera per le tue vesti profumate e la cintura [la linea dell orizzonte] che ti cinge come il salice lega il fascio di fieno profumato. Io ti rivelerò verso quali regni d amore ci chiama il fiume, le cui sorgenti all ombra di antichi alberi raccontano il mistero dei monti; e ti dirò per custodire quale segreto le colline disegnano una curva come fossero labbra chiuse, e perché il desiderio di parlare le renda più belle di qualsiasi desiderio dell uomo e nel loro silenzio portino comunque conforto, tanto che ogni sera l anima le ama di un amore più forte. e nel silenzio lor sempre novelle consolatrici, sì che pare che ogni sera l anima le possa amare d amor più forte. Laudata sii per la tua pura morte, o Sera, e per l attesa che in te fa palpitare le prime stelle! Tu sia lodata, o Sera, per il tuo svanire nella notte, e per l attesa della notte che fa vibrare le prime stelle in cielo. DENTRO IL TESTO METRO: 3 strofe di 14 versi con rime libere, seguite ciascuna da una ripresa di 3 versi, il primo dei quali è in rima con l ultimo della strofa precedente (vederla e perla). VERIFICA 1. Elenca almeno due azioni che gli elementi naturali compiono: La descrizione della primavera che muore e si trasforma in estate avviene attraverso un libero fluire di immagini e sensazioni. La natura è interiorizzata e umanizzata. La musicalità delle strofe è data da una punteggiatura ridotta al minimo. Le riprese-ritornello, sono modellate sul Cantico delle creature 2. Sottolinea nel testo gli arcaismi e i termini desueti. 3. La poesia è ambientata: in autunno. in estate. di Francesco d Assisi, dando una nota arcaizzante e misticheggiante. 37