L’EPOCA E LE IDEE
LA STORIA E LA SOCIETÀ
Nel secondo Ottocento in Europa si afferma il principio di nazionalità che si concretizza, ad esempio, nell’unificazione dell’Italia (1861) e in quella della Germania (1871).
Secondo il principio di nazionalità ogni nazione dovrebbe essere uno stato indipendente.
L’Italia dopo l’unificazione
Il nuovo Stato italiano (la cui unificazione si completa nel 1870 con la presa di Roma) deve affrontare forti squilibri sociali ed economici, soprattutto per il divario tra il Nord Italia (più ricco) e il Sud (più povero) dove si manifesta il fenomeno del brigantaggio (1861-1865). I governi dell’Italia unita reprimono i vari moti popolari e il secolo si chiuderà con l’assassinio del re Umberto I da parte di un anarchico, nel 1900.
Il brigantaggio è l’opposizione armata che segue l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia. Fu duramente repressa dall’esercito italiano.
L’Europa e l’Italia fra la crisi economica e l’Imperialismo
La situazione europea è segnata negli ultimi anni del secolo da una forte crisi economica, a cui molti Paesi reagiscono adottando politiche protezionistiche (mettendo tasse molto alte sui prodotti stranieri). Inoltre molti Paesi adottano politiche imperialistiche, cioè conquistano grandi territori in Africa e in Asia per reperire materie prime e manodopera a basso costo, attuando una dominazione feroce.
Il protezionismo è una politica economica che tende a favorire la produzione nazionale, imponendo dazi sui prodotti esteri.
Il conflitto sociale
Le trasformazioni economiche e politiche portano ad un aumento delle lotte sociali: da una parte la borghesia si afferma sempre più, conquistando la supremazia politica; dall’altra le masse popolari lottano per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro. Nascono così le prime organizzazioni sindacali e i primi partiti socialisti.