7. Il fabbisogno di protidi I LARN stabiliscono i livelli di assunzione di proteine raccomandati per le diverse fasce di età della popolazione: per un adulto medio si consiglia di consumare almeno 0,9 g di proteine per ogni kilogrammo di peso corporeo al giorno (g/kg/die). Durante i periodi di crescita, come durante l'infanzia ma anche durante la gravidanza, il fabbisogno proteico aumenta leggermente. Dopo i 60 anni il corpo umano ha bisogno della stessa quantità di proteine ma di meno energia, a causa di una diminuzione dell e cacia metabolica e dello stile di vita tipicamente più sedentario. Nei LARN si parla di obiettivo nutrizionale per la prevenzione, riferito alla quantità di nutriente da assumere per ridurre il rischio di malattie cronico-degenerative. In questo caso, in riferimento all assunzione di proteine, si consiglia un apporto di 1,1 g/kg/die. Questi valori si aggirano intorno al 10-15% del fabbisogno energetico giornaliero totale. LARN Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: PROTEINE Assunzione raccomandata per la popolazione (g/kg/die) Obiettivo nutrizionale per la prevenzione (g/kg/die) Lattanti 6-12 mesi 1,32 - Bambini-adolescenti 1-17 anni 1,00 0,93 - 18-60 anni 0,90 - > 60 anni - 1,1 Adulti Danni da eccesso e difetto Se l apporto proteico è inferiore a quello consigliato si può andare incontro a fenomeni come caduta di capelli, debolezza e sensazione di spossatezza, no a condizioni più gravi come riduzione dell accrescimento e malnutrizione. malnutrizione D altro canto, per le persone con malattie renali l eccessiva presenza di proteine può essere un problema, e richiede di essere seguiti da un medico. stato dimostrato che mangiare cibi ricchi di proteine aumenta la sensazione di sazietà più di cibi ricchi di grassi o carboidrati. Per questo motivo gli schemi dietetici più popolari puntano a ottenere una perdita di peso proponendo un regime con un aumento del consumo di proteine ( no al 30-60%) e una riduzione della quota dei carboidrati: sono le cosiddette diete low carb iperproteiche. Tuttavia, sebbene questo regime alimentare consenta una notevole perdita di peso, il ricorso nel lungo periodo alle diete iperproteiche potrebbe ridurre la densità ossea, contribuendo all osteoporosi, e avere e etti negativi sulla funzionalità dei reni; inoltre non vi sono dati sugli e etti positivi che queste avrebbero sul diabete di tipo 2 e l obesità. Vediamo alcune delle diete iperproteiche più popolari. La dieta Dukan prevede una drastica riduzione nel consumo di frutta e verdura, che porta a una diminuzione delle molecole con attività protettiva, con e etti sfavorevoli anche sul colesterolo -LDL, a causa del ridotto apporto di bre correlato. La dieta paleolitica ripropone il regime alimentare delle popolazioni primitive prima della scoperta di agricoltura e allevamento, con un incremento dell assunzione di proteine (di carne e pesce, con esclusione dei latticini) e una riduzione dei carboidrati. Ciò può portare a carenza di calcio e altri nutrienti, dovute all esclusione di alimenti come legumi e latticini. Le diete vegetariane e vegane prevedono un assenza parziale o totale di alimenti di origine animale, come carne, pesce, uova e latticini. Chi segue questi regimi deve compensare l apporto di AAE, per esempio integrando quanto più possibile legumi con cereali e altre fonti ricche in amminoacidi (per rientrare nella regola della complementarietà). DEVI SAPERE CHE Le conseguenze della malnutrizione: la sindrome kwashiorkor Il nome di questa sindrome deriva da una lingua diffusa nelle zone costiere africane (in particolare in Ghana), e significa «malattia del bambino staccato dal seno . Il riferimento è all interruzione dell allattamento che comporta un insufficiente apporto di proteine con conseguenze anche gravi. Si tratta di una sindrome diffusa nei Paesi in via di sviluppo. MI PREPARO ALL ORALE Quali sono le funzioni svolte dalle proteine? Qual è la differenza tra amminoacidi essenziali e non? Qual è l apporto proteico consigliato dai LARN? CAPITOLO 3 I protidi 303