3. Schemi alimentari diffusi Il settore dell alimentazione è in continuo cambiamento e si assiste frequentemente alla comparsa di nuovi schemi alimentari, alcuni dei quali legati a mode o a scelte etiche più che salutistiche. Vediamo gli schemi alimentari più diffusi. Diete vegetariane Le diete di tipo vegetariano sono regimi dietetici caratterizzati dall eliminazione di uno o più cibi di origine animale, di solito le carni di tutti i tipi (talvolta è mantenuto il consumo di pollo e/o pesce). Quando sono esclusi dalla dieta tutti i prodotti di derivazione animale (come uova e prodotti lattiero-caseari) si parla invece di regime vegano. Nei casi più estremi la dieta consiste solo di frutta cruda o secca, semi e oli vegetali (regime fruttariano). L eliminazione di tutti i tipi di cibi di origine animale, il consumo di alimenti non trattati, non raffinati e naturali e l impiego frequente di prodotti come seitan, alghe e derivati della soia (per esempio tofu e miso) è infine tipico della dieta macrobiotica. Uno schema vegetariano può avere pro e contro, poiché vengono eliminati specifici nutrienti, portando talvolta a carenze nutrizionali che possono anche essere molto gravi. L apporto proteico viene dato da proteine a basso valore biologico, assunte in quantità spesso inadeguate; in questi casi la complementarietà tra gli alimenti va studiata con attenzione, per esempio integrando cereali e legumi. Le raccomandazioni della SINU per chi segue una dieta vegetariana FOCUS L ortoressia Un numero crescente di persone presenta un comportamento alimentare caratterizzato dalla ricerca ossessiva di consumare cibi naturali, che siano biologicamente puri o presunti tali. Questo comportamento può assumere una connotazione clinica tipica dei disturbi dell alimentazione ed è stato definito ortoressia. Tuttavia, sebbene gli studi clinici in merito siano in aumento, la sua natura di sindrome non è ancora riconosciuta negli attuali sistemi di classificazione diagnostica. 378 Assumere più proteine La digeribilità delle proteine vegetali è inferiore a quella delle proteine animali, ed è pertanto opportuno assumerne un quantitativo leggermente superiore rispetto a quanto suggerito per la popolazione generale. Integrare la vitamina B12 Va assunta una fonte affidabile di vitamina B12 (tramite alimenti fortificati o integratori). Integrare calcio, ferro e zinco Vanno assunti alimenti che siano buone fonti di calcio (verdure a basso contenuto di ossalati e fitati, alimenti a base di soia, acque ricche di calcio, frutta secca e semi oleaginosi) e va aumentata l assunzione di ferro e zinco. Assumere acido alfa-linolenico Vanno assunte regolarmente fonti di acido alfa-linolenico (noci, semi di lino e derivati) e ridotte le fonti di acido linoleico (come olio di mais o girasole). Diete dimagranti Gli elementi fondamentali per un corretto stile di vita e il mantenimento di un peso corporeo adeguato sono una alimentazione varia e diversificata, una adeguata attività fisica e il controllo di fumo o alcol. Il monitoraggio dell apporto calorico del proprio regime alimentare e l attività fisica sono strumenti che aiutano ad avere uno stile di vita compatibile con il mantenimento del peso. Oggi, però, è diffuso il ricorso a regimi restrittivi, nati come diete terapeutiche, per curare condizioni come l eccesso di colesterolo o l indice glicemico alto. In questi casi il tasso di fallimento è molto alto, perché è difficile mantenere simili schemi alimentari per periodi lunghi (almeno 6 mesi) e si possono verificare ricadute sulla salute. Tra gli schemi dietetici di questo tipo, i più diffusi sono le diete a basso contenuto di carlow carb), che prevedono un apporto di carboidrati al di sotto della soglia boidrati ( minima di assunzione raccomandata, e di conseguenza un aumento della quota proteica e lipidica. In Italia secondo quanto riportato dai LARN l apporto di carboidrati deve essere compreso tra il 45% e il 60% delle calorie totali, per cui diete che scendano al di sotto del 45% dell energia giornaliera sono già diete low carb. Ne sono alcuni esempi la dieta a zona, la Dukan, la dieta paleo, la sugar buster e tutte le diete chetogeniche. Questi schemi alimentari portano a una veloce riduzione del peso ma il loro successo nel lungo tempo è scarso perché non lavorano in modo globale sui comportamenti alimentari. UDA 7 Alimentazione equilibrata e stili alimentari