Proposte operative T4L OK_S.qxp_Layout 1 25/01/23 15:31 Pagina 50 ATLETICA LEGGERA A SCHED 2 LA PARTENZA DELLA CORSA VELOCE OBIETTIVO: FAR ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DELLE CARATTERISTICHE DELLA VELOCIT ; FAR ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DEL RAPPORTO ESISTENTE TRA ACCELERAZIONE E VELOCIT COMPETENZE DA ACQUISIRE: SAPER ESPRIMERE LA MASSIMA VELOCIT ; SAPER APPLICARE NELLA PRATICA ALCUNI PRINCIPI FISICI (AMBITO INTERDISCIPLINARE) CONTENUTI: ESERCITAZIONI SPECIFICHE SULLA CORSA VELOCE E LA PARTENZA DAI BLOCCHI MATERIALE OCCORRENTE: CRONOMETRO, BLOCCHI DI PARTENZA MODALIT OPERATIVA: ANALISI STRUTTURATA DELL AZIONE DI CORSA, CON FOCALIZZAZIONE DEGLI ASPETTI CARATTERIZZANTI LA PRESTAZIONE. ESECUZIONE DELLA SEQUENZA DI ESERCITAZIONI PROPOSTE ASPETTO CONCETTUALE: LA VELOCIT DETERMINATA DAL TEMPO IMPIEGATO PER PERCORRERE UN DETERMINATO SPAZIO. LA VELOCIT DELLA CORSA DETERMINATA DALLA LUNGHEZZA DELLA FALCATA MOLTIPLICATA PER LA FREQUENZA DEGLI APPOGGI, AL SECONDO. LA VELOCIT MASSIMA QUINDI IL RISULTATO DEL RAPPORTO OTTIMALE ESISTENTE TRA LUNGHEZZA DELLA FALCATA E LA FREQUENZA DEGLI APPOGGI. ALL AUMENTO DI UNO DI QUESTI ELEMENTI SI HA, PER CONTRO, UNA RIDUZIONE DELL ALTRO. PROPOSTEOPERATIVE FREQUENZA DEGLI APPOGGI E LUNGHEZZA DELLA FALCATA FASE 1: effettuare prove di corsa veloce (sprint) sulle distanze di 10 m e/o di 20 m. Rilevare sia il tempo che il numero degli appoggi effettuati percorrendo, alla massima velocità, un tratto di 10 m e poi uno di 20 m. Calcolare quindi la lunghezza media della falcata, dividendo la distanza percorsa col numero degli appoggi effettuati. Esempio: 15 appoggi nei dieci metri. 23 appoggi nei 20 metri. Media 50 metri /25 appoggi = 1,31 m FASE 2: si prosegue sperimentalmente ripetendo le prove di sprint sui 20 metri, rilevando il tempo della prestazione, incrementando tuttavia la lunghezza della falcata (e riducendo pertanto il numero degli appoggi effettuati nelle precedenti prove). FASE 3: nella terza prova di corsa viene richiesto invece l aumento del numero degli appoggi (e conseguente riduzione della lunghezza della falcata). Rilevare il tempo impiegato. SPRINT CON PARTENZA DAI BLOCCHI Il momento della partenza costituisce uno dei problemi maggiori per i velocisti che devono esplicare un enorme quantità di forza esplosiva per superare lo stato di inerzia. Qualsiasi corpo, infatti, secondo la prima legge di Newton, rimane allo stato di riposo finché forze agenti su di esso non modificano questo stato. I blocchi, infissi al suolo, consentono all atleta di imprimere la forza reattiva necessaria alla partenza. La stessa posizione di partenza deve essere tale da assicurare la migliore condizione possibile di sviluppo dell accelerazione, cioè il grado di cambiamento della quantità di moto proporzionale alla forza applicata (come definito nella seconda legge di Newton), e del successivo incremento della velocità. L accelerazione è direttamente proporzionale alla grandezza della forza esplicata dall atleta e inversamente proporzionale alla sua massa. baricentro Mettendo infine in relazione il tempo impiegato nelle diverse prove, effettuate sulla stessa distanza, col numero degli appoggi è possibile stabilire il miglior rapporto esistente tra la lunghezza delle falcata e il numero degli appoggi di ciascun soggetto. V E L O C I T E A C C E L E R A Z I O N E Nella corsa abbiamo l applicazione del moto rettilineo che è caratterizzato dalla progressione di un corpo su una retta. Tutte le parti del corpo si spostano nella stessa direzione, alla stessa distanza e velocità. Oltre alla velocità (determinata dal rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato per percorrerlo: V = s / t) è di fondamentale importanza anche l accelerazione. Accelerazione L accelerazione è considerata come la misura della variazione della velocità nell unità di tempo. Quando a una massa si applica una SPRINT TEMPO IMPIEGATO N° APPOGGI inerzia spinta spinta forza si provoca un accelerazione. La formula per calcolare l accelerazione è a = 2s / t2. Nei primi 10/15 metri il velocista deve cercare di raggiungere la massima velocità possibile. Per questo l accelerazione raggiunta nei primi 10 m è la più elevata mentre la velocità è la più bassa. Ma già all altezza dei 20 m l accelerazione diminuisce e aumenta invece la velocità. Applicando le relative formule è possibile verificare sperimentalmente tali affermazioni. Velocità = s / t Accelerazione = 2s / t2 LUNGHEZZA FALCATA 50 VELOCIT ACCELERAZIONE