UDA 12 – Le bevande calde

1. Le bevande nervine

Le bevande nervine sono bevande che hanno un’azione stimolante sul sistema nervoso; se consumate in quantità possono quindi avere effetti dannosi.

Possono essere sintetiche, come gli energy drink, o naturali, se derivano dall’infusione o estrazione di piante come la cola o il guaranà, che contengono alcaloidi (caffeina, teobromina ecc.).

2. Il caffè

Il caffè deriva dai frutti dell’omonima pianta che cresce in zone tropicali, in particolare Sud America e Africa. Le specie più diffuse sono l’Arabica, la più pregiata, e la Robusta, molto resistente e quindi più economica da coltivare.

Per ottenere il caffè, prima di passare nella macchina decorticatrice i frutti vengono spolpati, lavati e poi asciugati o direttamente essiccati. I chicchi vengono poi selezionati meccanicamente e miscelati con altre varietà. In seguito, vengono tostati (torrefatti), confezionati e commercializzati principalmente in grani (nei bar) o macinati (per uso casalingo).

Per fare il caffè esistono due metodi principali:

  • infusione, che consiste nel macerare la polvere nell’acqua per poi filtrarla (come nel caffè alla francese e nel caffè alla turca);
  • percolazione, se il caffè macinato viene attraversato dall’acqua bollente (è il caso del caffè filtro, del caffè alla napoletana, della moka e dell’espresso).

L’espresso

L’espresso è un caffè preparato sul momento, dal gusto rotondo e consistente. Per ottenerlo è importante prestare attenzione alla qualità dell’acqua (per cui è opportuno avere un depuratore) e alle “6 M”, ossia:

  • alla scelta della miscela;
  • all’attrezzatura, cioè alla macchina da espresso e al macinadosatore;
  • alla competenza dell’operatore (mano);
  • alla manutenzione dei macchinari;
  • al marketing.

Un buon espresso ha una crema densa di color nocciola scuro: se il colore o la consistenza non corrispondono bisogna intervenire in modo mirato, per esempio pulendo filtri e doccette.

Il cappuccino

Al caffè si possono aggiungere ingredienti per ottenere altre preparazioni. Per esempio, si ottiene il bicerin aggiungendovi cioccolata calda e crema di latte, mentre il caffè si dice corretto se si aggiunge un distillato.

La preparazione più famosa è però il cappuccino, che prevede l’aggiunta di latte emulsionato, con particolare attenzione alle “4 L”:

  • la qualità del latte;
  • la lattiera professionale;
  • la lancia, cioè il tubo che soffia l’aria calda per emulsionare il latte;
  • la lavorazione, in cui è essenziale la capacità dell’operatore, che deve far montare il latte, farlo riposare, lavorarlo e versarlo nella crema del caffè “bucandola”.

3. Il tè

Il tè è una bevanda che si ricava dalla pianta tropicale Camellia sinensis, che cresce soprattutto in Cina e India.

Le foglie raccolte vengono lasciate appassire e poi sono arrotolate; fermentano poi in un ambiente umido e subito dopo vengono essiccate e confezionate. In Occidente è diffuso il tè nero, mentre in Oriente sono più usati il tè verde e il tè oolong, che è semifermentato.

Il tè può essere servito al banco o al tavolo, freddo o con altre preparazioni; in ogni caso è opportuno lasciare il necessario al cliente affinché se lo prepari secondo i propri gusti.

4. Infusi e tisane

Come l’infuso, la tisana è una soluzione acquosa di sostanze estratte da erbe, ma è associata a proprietà curative, per esempio per la digestione (come la liquirizia) o il rilassamento (camomilla, tiglio ecc.).

Il servizio ricalca quello del tè; se le erbe sono sfuse si usa l’apposita tisaniera.

5. Il cacao

Il cacao deriva dai semi di un albero sempreverde delle foreste equatoriali. Questi vengono lasciati fermentare sottoterra, poi vengono essiccati, tostati e triturati. La pasta che si ottiene viene poi lavorata per ottenere il cacao in polvere o il cioccolato, per il quale è necessario ridurre l’umidità, tramite l’aggiunta di lecitina di soia, e rendere omogeneo l’impasto.

Dal cacao in polvere si ottiene invece la cioccolata calda, aggiungendo zucchero, fecola di patate (facoltativa) e latte.

Il servizio somiglia a quello del tè, ma la tazza arriva al cliente già colma della bevanda; se è al tavolo, può essere impiegata la cioccolatiera.

Il commercio equosolidale

Con il termine prodotti equosolidali si indicano cibi e bevande che derivano da un commercio basato su rapporti paritari con i produttori, sul rifiuto dello sfruttamento, e sul rispetto della dignità dei lavoratori e dell’ambiente.

In particolare, trattare le materie prime, come il caffè, direttamente sul posto permette di creare posti di lavoro e di combattere lo sfruttamento minorile.

verifico le mie conoscenze

Vero o falso?


1. Gli energy drink sono bevande nervine di origine naturale.

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2. Il tè verde è la varietà più consumata in Occidente.

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3. La cioccolata calda si ottiene dalla pasta di cacao.

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4. Quale di questi metodi per fare il caffè è basato sull’infusione?

  • Caffè alla francese.
  • Caffè filtro.
  • Espresso.