UDA 13 – Le bevande analcoliche

1. Le bevande pronte

Le bevande analcoliche (o soft drink) sono bevande a base di acqua in cui possono essere disciolte altre sostanze, come coloranti e dolcificanti, ma anche alcol etilico fino a un massimo dell’1,2% in volume. Sono spesso confezionate in bottiglie o contenitori a chiusura ermetica. Si servono ghiacciate, fresche o a temperatura ambiente.

le acque

  • L’acqua potabile è qualsiasi acqua bevibile con un contenuto di sali minerali inferiore a 1,5 g per litro. Quando proviene da fonti naturali deve talvolta essere purificata attraverso sostanze come il cloro.
  • Le acque minerali sono dotate di proprietà terapeutiche. Non devono subire alcun trattamento di depurazione, ma vanno imbottigliate pure all’origine. Si classificano in base alla quantità di sali minerali in minimamente mineralizzate, oligominerali, medio minerali e ricche di sali minerali.
  • L’acqua di seltz è acqua potabile senza cloro che contiene anidride carbonica. Viene usata in alcune bevande, soprattutto aperitivi, per renderla frizzante. Si può produrre con il sifone o con la macchina del seltz.
  • Le acque aromatizzate derivano dall’infusione di frutta fresca ed erbe aromatiche. Possono essere preparate anche a casa e hanno effetti benefici.
  • L’acqua di soda contiene anidride carbonica, sale e bicarbonato di sodio. Viene usata al posto del seltz.

le bibite

Le bibite sono bevande rinfrescanti, frizzanti e aromatizzate, che possono contenere dolcificanti, coloranti, conservanti, aromi e altre sostanze come la caffeina.

Si trovano in bottiglie monodose, bottiglie grandi e lattine. Possono contenere anche fino al 3-5% di alcol etilico (le cosiddette bibite cooler).

La legge italiana distingue: le bibite derivate da succo di frutta, come le aranciate; le bibite derivate da frutto non a succo, come cedrata e chinotto, che ne contengono una piccola quantità; le bibite con denominazione di fantasia (come le cole).

Altri tipi di bibite sono: gli energy drink, che contengono sostanze stimolanti; le bibite light, caratterizzate dall’assenza di glucosio e fruttosio; gli sport drink, dalle proprietà stimolanti o integrative. Queste bevande si bevono fredde per esaltare l’anidride carbonica.

Le bibite più diffuse sono: l’acqua brillante, simile all’acqua tonica, ma con meno zuccheri; l’acqua tonica, che ha un gusto amarognolo a causa del chinino; l’aranciata; la cedrata; il chinotto, che deriva da un agrume simile all’arancio amaro; la “cola”, bibita gassata derivante dalle noci di cola, ricche di caffeina; la gassosa, termine generico per bibite “semplici”; la ginger ale, a base di zenzero; la limonata.

Gli sciroppi

Il termine sciroppo indica un estratto di frutta o erbe, prodotto dal succo concentrato per ebollizione e cottura. A questo viene aggiunto il 50% di zucchero. Gli sciroppi si usano per preparare i cocktail o diluiti.

I succhi di frutta

I succhi sono prodotti fermentescibili (cioè possono subire la fermentazione) ottenuti dalla frutta o da succhi concentrati con l’aggiunta di acqua. Si classificano secondo il metodo di lavorazione in: frozen, conservati con il congelamento; nettari, che contengono almeno il 40% di polpa; omogenati, che sono semidensi; succhi e polpe di frutta; succhi limpidi, estratti dal frutto eliminando la polpa; succhi concentrati, che si ottengono facendo evaporare l’acqua dai succhi limpidi; succhi naturali torbidi, ricchi di polpa; succhi in polvere, che si ottengono facendo evaporare l’acqua dai succhi torbidi.

La scadenza varia in base al metodo di conservazione (per esempio 2 anni in lattina e 1 nel tetrapak).

Al bar i succhi sono richiesti da soli, serviti in tumbler con zucchero e ghiaccio, o come ingredienti nei cocktail. I più diffusi succhi di frutta sono: albicocca; ananas; arancia; limone; lime; mela; pera; pesca; pompelmo; uva. I più diffusi succhi di verdura sono carota e pomodoro.

2. le bevande fresche

Alcune bevande vengono prodotte al momento dell’ordinazione: è il caso di spremute, centrifugati, estratti, frullati e frappè.

  • Le spremute sono a base di agrumi freschi e vengono realizzate con lo spremiagrumi o in modo automatico.
  • I centrifugati si ottengono attraverso la centrifuga, un apparecchio elettrico che tritura le parti più succose di frutta e verdura estraendone i succhi.
  • Gli estratti si ottengono tramite l’estrattore, che opera più lentamente e produce meno scarti, che risultano più secchi: in questo modo possono essere ripassati nella macchina e poi riutilizzati in altre preparazioni (per esempio per torte e sformati). Inoltre, gli estratti conservano meglio le proprietà degli ingredienti nella bevanda.

Per frullati e frappè è richiesta una maggiore abilità dell’operatore, soprattutto nell’abbinare sapori e consistenze.

  • I frullati sono bevande a base di frutta e verdura che vengono passati in un frullatore (blender) insieme a latte (se la frutta è poco acquosa), yogurt o acqua e limone (per la frutta esotica). A questo composto vengono poi aggiunti aromi, distillati o sciroppi.
  • Nel frappè o milk shake viene aggiunto anche il ghiaccio tritato: al posto della frutta si usano cacao, caffè, sciroppi, estratti o distillati.

la gestione dell’acqua nei locali ristorativi

Oggi il consumo di acqua è molto elevato a causa degli sprechi. Nel frattempo, circa il 47% della popolazione vive in condizioni di stress idrico, ossia in carenza di acqua potabile.

È importante adottare piccole abitudini quotidiane per evitare lo spreco, anche all’interno delle aziende ristorative, come quella di caricare la lavastoviglie solo a pieno carico.

verifico le mie conoscenze

Vero o falso?


1. Lo sciroppo si ottiene concentrando il succo per ebollizione e cottura e aggiungendo circa il 50% di zucchero.

  •   V       F   

2. I succhi in polvere si ottengono a partire dai succhi concentrati.

  •   V       F   

3. L’estrattore produce più scarti secchi della centrifuga.

  •   V       F   

Scegli l’opzione corretta


4. In quale delle seguenti preparazioni si usa anche il ghiaccio tritato?

  • Centrifugato.
  • Frappè.
  • Frullato.