UDA 15 – la ristorazione al bar

1. La prima colazione al bar

Per la colazione, la maggioranza degli italiani preferisce la tradizionale formula del caffè (o bevande come tè e succhi) con un pezzo dolce. Questi sono in genere:

  • croissant, ossia prodotti da forno fatti di farina, burro, uova, acqua e zucchero, che possono essere vuoti o ripieni, dolci o salati;
  • brioche, prodotti da forno che sono sempre a base di farina, burro e uova, ma in cui lo zucchero è occasionale, al posto dell’acqua può essere utilizzato il latte, e sono presenti anche lievito e strutto. Anche le brioche possono essere vuote o farcite con marmellate e creme.

2. Pranzare al bar

Al bar il pane è centrale in diverse preparazioni. Nella tradizione del nostro Paese ce ne sono di molti tipi diversi: il pane più diffuso è quello comune, prodotto con farina, acqua, sale e lievito di birra, a cui possono essere aggiunti ingredienti come le noci o le olive. La farina può essere sostituita con quella integrale.

Il pane si usa poi in numerose preparazioni. Due fette si usano per i panini, detti anche sandwich, che vengono poi imbottiti con salumi, formaggi ecc.; una fetta di pane casereccio grigliato si usa invece per il crostino (di cui esiste una variante con la polenta al posto del pane), su cui vengono spalmate creme come i fegatini di pollo, e la bruschetta, strofinata con aglio e condita con l’olio e altri ingredienti. Il pancarrè si usa invece per il tramezzino, per il toast, sua variante tostata, per il club sandwich, tramezzino a tre strati, e per i canapè. Il pane morbido caratterizza invece l’hamburger e l’hot dog, imbottiti rispettivamente con carne macinata e würstel. Molto diffuse sono anche le piadine, le focacce e il kebab.

Nei bar si è diffusa anche la tendenza a offrire insalate ricche di ingredienti, come la Nizzarda, e piatti unici freddi, come la Caprese e, negli ultimi anni, il poké.

3. Aperitivo, happy hour e apericena

Con aperitivo si intendono bevande, in genere a base amaricante, che si consumano prima della cena e hanno un effetto stimolante sull’appetito. Dai semplici salatini di accompagnamento l’offerta si è estesa fino a evolversi in happy hour e apericena.

L’happy hour è una fascia di tempo, di solito di circa due ore (di norma in Italia intorno alle 18) in cui alcuni prodotti (soprattutto bevande alcoliche) sono venduti a prezzo scontato. Questa usanza si è diffusa a partire dai Paesi anglosassoni e oggi in Italia si può estendere fino alle 21.

L’apericena, invece, è un aperitivo in cui per un prezzo fisso limitato si può accedere a un ricco buffet, che va a sostituire di fatto la cena vera e propria. Spesso l’apericena è accompagnato da musica di sottofondo, o addirittura dal ballo, ed è per questo molto frequente in spazi aperti o località come quelle marittime.

Il menù è costituito da numerose preparazioni, spesso finger food, ossia cibo da mangiare con le dita in un solo boccone. Per preparare il finger food sono utili competenze che si possono acquisire in specifici corsi di formazione.

dieta e salute

Spesso con il termine dieta ci si riferisce sbagliando a regimi alimentari per dimagrire. In realtà la dieta è l’insieme degli alimenti che devono essere assunti per soddisfare il fabbisogno di energia dell’organismo. Per studiare una dieta corretta esiste una disciplina detta dietologia. A questa è legata la dietetica, che studia le diete adatte a diverse condizioni e patologie.

Anche al bar è possibile pranzare in modo sano, con insalatone, panini vegetariani o secondi piatti a base di proteine e verdure.

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Vero o falso?


1. La bevanda più consumata a colazione è il tè.

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2. Il club sandwich è a base di pane morbido.

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3. L’happy hour è nato nei Paesi anglosassoni.

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4. In quale delle seguenti preparazioni il pane può essere sostituito dalla polenta?

  • Bruschetta.
  • Crostino.
  • Canapé.