APPROFONDIAMO - IL PROBLEMA DELLO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE HUMAN FACTOR Per comprendere meglio lo sviluppo del cognitivismo, occorre guardare il fenomeno anche da un punto di vista storico: la crisi del comportamentismo in favore del cognitivismo è stata, infatti, incoraggiata anche da una crescente domanda di tipo militare, originata dalla Seconda guerra mondiale. L’interazione tra i soldati e le interfacce belliche misero in primo piano il problema dello , ovvero della qualità della prestazione militare, che poteva dipendere non solo da fenomeni quali paura, freddo, caldo, stanchezza, necessità di dover agire al meglio e nel minor tempo possibile, ma anche dalla ricerca sul tipo di caratteristiche che l’interfaccia doveva utilizzare (fucile, cabina di aereo, sistema di controllo radar ecc.) per essere azionata nel migliore dei modi possibili. Quindi, si pensò che la prestazione sarebbe stata migliore se nella progettazione dell’interfaccia si fosse tenuto conto del tipo e delle caratteristiche dei processi mentali che dovevano essere messi in atto. Per si deve quindi intendere tutti quei punti di forza e di debolezza che caratterizzano la prestazione umana durante la sua esecuzione. human factor human factor L’importanza dello *human factor* fu particolarmente rilevante nell’ambito dell’aviazione militare.