1. Teorie sul pensiero creativo La creatività è una caratteristica saliente dell’essere umano: essa risponde all’ insita nell’uomo. È possibile affermare che ciascun individuo mostri, in un determinato ambito e in maniera più o meno evidente, la sua creatività. Essa risulta particolarmente sviluppata in quei soggetti capaci di trovare e inventare , producendo . La creatività, per essere definita tale, soddisfa il criterio dell’ : un pensiero o un lavoro creativo colpisce perché risulta nuovo, inedito, originale appunto. L’originalità deve però accompagnarsi alla possibilità che quel prodotto venga riconosciuto dagli altri come creativo. La creatività, infatti, ha un : deve poter essere giudicata dalla comunità come innovativa e utile. In altre parole, un’attività può essere definita creativa quando è originale, ma anche declinata secondo regole condivise: tali aspetti fondamentali distinguono la creatività dall’arbitrarietà. esigenza di cambiamento e trasformazione nuove connessioni tra pensieri e oggetti cambiamenti e innovazioni originalità carattere fortemente sociale Radici delle parole : il termine deriva dal sostantivo latino , che significa “origine, principio” e indica la caratteristica di ciò che è nuovo e proprio fin dalla nascita, che non deriva da altro e che pertanto non è copia né imitazione di qualcosa. originalità origo Consulta il vocabolario Treccani per IMMAGINI – L’idea oltre la tela (1527-1593), pittore milanese, è diventato famoso in tutto il mondo soprattutto per i suoi ritratti, realizzati con la composizione di elementi simili tra loro, le cosiddette “teste composte”. Questi quadri ritraggono personaggi famosi o persone comuni attraverso un insieme di oggetti, spesso frutta e verdura. Succede quindi che due ravanelli diventino degli occhi, una pera il naso, una banana la bocca e così via: ogni elemento è dipinto in modo nitido e dettagliato, ma guardando l’immagine nel suo complesso apparirà un volto. Un esempio famoso è (o ): nel quadro vediamo un cesto di verdure, ma, capovolgendolo, in quell’insieme di ortaggi si possono scorgere i lineamenti di un volto umano, l’ortolano appunto. Giuseppe Arcimboldo L’ortolano Ortaggi in una ciotola Giuseppe Arcimboldo, , 1587-1590, olio su tela, Museo civico Ala Ponzone, Cremona. L’ortolano 1.1 WERTHEIMER E IL PENSIERO PRODUTTIVO Diversi studiosi si sono occupati di dell’essere umano con l’obiettivo di darne una . Gli studi sulla creatività presero avvio dall’esigenza di approfondire quegli aspetti dell’intelligenza che i tradizionali strumenti di misurazione, basati prevalentemente sul ragionamento logico, non erano in grado di evidenziare | vedi , p. 146 |. Il primo a interessarsi alla creatività fu Max Wertheimer | vedi , p. 146 |, psicologo praghese ed esponente della | vedi , p. 12 |. Secondo lo studioso la principale caratteristica della creatività umana è il , inteso come la capacità di cogliere una determinata situazione nel suo insieme, rielaborarne e riorganizzarne in modo funzionale i singoli elementi percepiti, al fine di tramite la loro . In altre parole, il pensiero produttivo è una forma di ragionamento che, di fronte a una situazione complessa, coglie gli elementi a disposizione e li rimescola e ristruttura per raggiungere una nuova soluzione in maniera creativa e originale. : per capire il funzionamento del pensiero produttivo è utile ricorrere a un aneddoto, a metà tra realtà e leggenda, che riguarda il matematico e fisico tedesco Carl Friedrich Gauss (1777-1855). Un giorno il maestro di matematica delle elementari di Gauss, spazientito dal vociare degli alunni, diede un compito in classe per placare gli allievi turbolenti: sommare tutti i numeri da 1 a 100. Mentre i compagni si arrovellavano per calcolare S = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 +…+ 100 con addizioni sempre più complicate, il piccolo Gauss, cogliendo l’insieme degli elementi del compito, riuscì a combinarli in modo creativo dando la soluzione corretta molto prima degli altri. Anziché procedere come i compagni, si accorse che, usando la proprietà commutativa dell’addizione che permette di scambiare l’ordine degli addendi a piacere, i numeri potevano essere ordinati in coppie: (1 + 99) + (2 + 98) + (3 + 97) + … + (49 + 51). Egli infatti capì che per raggiungere il risultato bastava sommare le 49 coppie di numeri, la cui somma vale sempre 100, più i due numeri “spaiati”, ovvero 50 e 100. Calcolò quindi facilmente l’espressione: S = (49 x 100) + 50 + 100 = 5050 fornendo la soluzione corretta e lasciando di stucco il maestro. Da questo esempio è chiaro come il pensiero produttivo operi cogliendo i dati complessivi del problema utilizzandoli in maniera creativa per raggiungere la soluzione | vedi , p. 148|. Wertheimer distingue il pensiero produttivo dal “pensiero meccanico”, il quale si basa sulla semplice e lineare riproduzione meccanica delle regole necessarie al raggiungimento dell’obiettivo. Al pensiero produttivo lo studioso riconosce un carattere: analizzare i processi creativi definizione APPROFONDIAMO L’AUTORE Gestalt UNITÀ 1 pensiero produttivo creare soluzioni grazie a procedimenti originali ricombinazione ESEMPIO APPROFONDIAMO : si osserva l’ambiente circostante alla ricerca di elementi che possano essere utili per risolvere il problema; esplorativo : si utilizza in maniera originale ciò che l’ambiente offre; inventivo : si immagina un procedimento mai usato prima che apre a nuove soluzioni al di là della soluzione data. intuitivo Il pensiero produttivo permette di cogliere il problema affrontandolo e riorganizzandolo in maniera creativa.