PAROLA D’AUTORE T1 Edward de Bono Il pensiero laterale e la creatività In questo brano de Bono illustra le caratteristiche del pensiero da lui definito laterale. Secondo l’autore questo modo di procedere non è assimilabile semplicemente al colpo di genio tipico dell’artista, ma deve essere pensato come uno strumento utile per trovare soluzioni nuove e originali che possano liberarci dai nostri schemi abituali. , BUR, Milano 1998, pp. 7-9 Creatività e pensiero laterale. Manuale di pratica della fantasia Il pensiero laterale è strettamente correlato alla creatività, ma mentre la creatività è troppo spesso solamente la descrizione di un risultato, il pensiero laterale è la descrizione di un procedimento. Un risultato lo si può ammirare, ma di un procedimento si può prendere l’uso. Intorno alla creatività esiste una mistica dell’ingegno e dell’indeterminatezza che può trovare legittimazione nel mondo dell’arte dove la creatività ha a che vedere con la sensibilità estetica […]. Allo scopo di riuscire a servirsi della creatività, si deve liberarla da quest’aura di misticismo e considerarla come un modo di usare la mente, un metodo di trattare le informazioni. Di questo si occupa il pensiero laterale. Il pensiero laterale riguarda la produzione di nuove idee. Esiste una curiosa nozione secondo cui le nuove idee avrebbero a che vedere con l’invenzione tecnica. Si tratta di un aspetto assai secondario della questione. Le nuove idee sono la sostanza del cambiamento e del progresso. In ogni campo, dalla scienza all’arte, dalla politica alla felicità personale. Il pensiero laterale riguarda anche la liberazione dalle prigioni concettuali delle vecchie idee e dà luogo a cambiamenti di atteggiamento e approccio, ha uno sguardo diverso sulle cose che sono sempre state considerate dallo stesso angolo visuale. La liberazione dalle vecchie idee e lo stimolo verso le nuove sono aspetti inscindibili del pensiero laterale. Il pensiero laterale si distingue completamente dal pensiero verticale. In quest’ultimo si avanza passo dopo passo e ogni passo deve essere giustificato. La distinzione tra i due tipi di pensiero è netta. Per esempio, nel pensiero laterale si utilizzano informazioni non per il loro intrinseco interesse bensì per il loro effetto. Nel pensiero laterale è possibile sbagliare in una certa fase allo scopo di raggiungere una soluzione corretta; nel pensiero verticale (logico o matematico) ciò è impossibile. Nel pensiero laterale si può andare deliberatamente alla ricerca di informazioni rilevanti; nel pensiero verticale si seleziona solamente ciò che è rilevante. Il pensiero laterale non è un surrogato del pensiero verticale. Entrambi sono necessari e complementari. Il pensiero laterale è produttivo. Il pensiero verticale è selettivo. Rispondi Qual è la differenza, secondo l’autore, tra creatività e pensiero laterale? Quali sono gli aspetti “inscindibili” del pensiero laterale? Che cos’è il pensiero verticale e che cosa lo distingue dal pensiero laterale? 1. 2. 3.