2. LA PERCEZIONE Vasily Kandinsky, Composizione VIII, 1923, Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Nelle sue opere, Kandinsky fa interagire figure geometriche e colori creando percezioni di dinamismo o quiete a seconda della corrispondenza formale e cromatica. Per l’artista, per esempio, la percezione dei colori brillanti si intensifica se associata a forme acute, mentre quella dei colori più profondi è accentuata da forme tonde, morbide. Siamo davvero sicuri di quello che ci suggeriscono i nostri sensi? Quando osserviamo una figura, ascoltiamo un suggerimento, assaggiamo un cibo nuovo, siamo certi di ciò che percepiamo? La percezione è uno processo psichico fondamentale per l’interazione con la realtà che ci circonda. Per questo facciamo affidamento su di essa, che a sua volta dipende dalle informazioni provenienti dai nostri organi di senso. Ciò che imparerai in questa unità, tuttavia, è che la percezione non è una semplice registrazione di sensazioni, perché essa è influenzata dal nostro patrimonio di conoscenze, dalle nostre esperienze e dal nostro passato. Non è solo accoglienza passiva di informazioni, ma è una vera e propria attribuzione di significato: quando percepiamo, interpretiamo il mondo che ci circonda a partire da ciò che siamo e dalla nostra cultura.