1. La nascita della psicoanalisi 1.1 LA SCOPERTA DELL’INCONSCIO La storia della psicoanalisi, un modello di terapia dei disturbi psichici che avrebbe cambiato la cultura occidentale, comincia tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Il termine “psicoanalisi” deriva dal greco , “anima, mente” e , “analisi” e si configura pertanto come una disciplina che analizza la mente umana. La sua innovazione principale è la scoperta dell’ | vedi , p. 328 |. L’inconscio può essere descritto in termini metaforici come un magazzino situato all’interno della nostra mente in cui ci sono molte cose che non sappiamo di avere e la cui porta è chiusa a chiave. : immaginatevi una persona che, abitando nella stessa casa per tutta la vita, abbia riposto in cantina, con il passare del tempo, numerosissimi oggetti, che non gli piacevano più o che non voleva più vedere, senza tuttavia sbarazzarsene definitivamente. Possiamo presumere che questa persona ora non sappia più ricordare che cosa ci sia nel suo scantinato, ma è vero che forse quegli oggetti dismessi possiedono ancora un valore e sono parte della sua vita. Se tornasse in cantina riemergerebbero molti ricordi legati a essi, molti episodi dimenticati della sua esistenza. L’inconscio è proprio questo: un magazzino nella mente in cui depositiamo, con il passare degli anni, numerosi ricordi che hanno suscitato in noi degli affetti. psyché analysis inconscio APPROFONDIAMO ESEMPIO p. 352 T1 La seconda conferenza americana Secondo la psicoanalisi, tuttavia, quei , messi nella cantina della nostra mente, ogni tanto , risalgono ai piani superiori e fanno sentire la loro voce, come dei fantasmi inquieti. Quello che credevamo di aver dimenticato del tutto, di aver lasciato completamente alle nostre spalle, a un certo punto riaffiora. Quando ciò accade proviamo una sensazione strana, perché non ne comprendiamo a fondo il motivo. Succede così a coloro che soffrono di un disturbo psichico, quando si chiedono le ragioni dei loro comportamenti e non riescono a spiegarsele, ma capita a tutti noi quando, per esempio, ci ricordiamo di aver fatto un sogno strano o quando improvvisamente ci accorgiamo di aver pronunciato una parola al posto di un’altra. Succede anche quando ci innamoriamo e ci chiediamo come mai proprio quella persona, e non altre, sia stata capace di attirare la nostra attenzione. O quando, senza motivo, sentiamo che una persona ci sta particolarmente antipatica. Insomma, secondo la psicoanalisi, molte delle azioni che compiamo e degli affetti che viviamo, invece di essere decisi a livello razionale (cioè dal nostro pensiero consapevole, dalla parte conscia di noi), dipendono da . La psicoanalisi quindi si allontana, in questo, dal pensiero razionalista, secondo il quale l’uomo agisce sempre in modo perfettamente coerente, e si pone l’obiettivo di comprendere quegli strani fenomeni che la ragione spesso considera secondari e inutili. pensieri dimenticati emergono forze interne di cui noi non conosciamo l’origine I pensieri riposti nel magazzino della nostra mente ogni tanto riemergono senza una motivazione apparente.