Educazione CIVICA – CITTADINI RESPONSABILI Lo studio è un diritto LIFE SKILLS • Comunicazione efficace • Relazioni efficaci • Pensiero critico COMPETENZE • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’informazione • Comunicazione efficace • Relazioni efficaci • Pensiero critico Istruzione di qualità AGENDA 2030 OBIETTIVO 4 Il diritto all’istruzione è sancito in numerosi documenti ed è riconosciuto come uno dei pilastri della società democratica: una scuola aperta a tutti rappresenta infatti il luogo principe dell’inclusività. Non sempre però questo diritto si realizza appieno e, in talune situazioni, presenta criticità importanti. IL BRAINSTORMING Svolgete, con l’aiuto dell’insegnante, un’attività di brainstorming, confrontandovi assieme a partire da alcune domande stimolo: • • • Che cosa conoscete di questo argomento? Quali sono state e sono le vostre fonti di informazione? Quali sono, secondo voi, le opinioni più comuni su questo tema? L’ANALISI DEI MATERIALI Per approfondire l’argomento leggete e analizzate attentamente i seguenti materiali sulla tematica; svolgete questo lavoro in coppie. GLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE PRINCIPI FONDAMENTALI […] Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. TITOLO II - RAPPORTI ETICO-SOCIALI […] L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. […] Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. Art. 3. Art. 33. Art. 34. I DIRITTI DELL’INFANZIA Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione, e in particolare, al fine di garantire l’esercizio di tale diritto in misura sempre maggiore e in base all’uguaglianza delle possibilità: a) rendono l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti; b) incoraggiano l’organizzazione di varie forme di insegnamento secondario sia generale che professionale, che saranno aperte e accessibili a ogni fanciullo, e adottano misure adeguate come la gratuità dell’insegnamento e l’offerta di una sovvenzione finanziaria in caso di necessità; c) garantiscono a tutti l’accesso all’insegnamento superiore con ogni mezzo appropriato, in funzione delle capacità di ognuno; d) fanno in modo che l’informazione e l’orientamento scolastico e professionale siano aperte e accessibili a ogni fanciullo; e) adottano misure per promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola. 2. Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per vigilare affinché la disciplina scolastica sia applicata in maniera compatibile con la dignità del fanciullo in quanto essere umano e in conformità con la presente Convenzione. 3. Gli Stati parti favoriscono e incoraggiano la cooperazione internazionale nel settore dell’educazione, in vista soprattutto di contribuire a eliminare l’ignoranza e l’analfabetismo nel mondo e facilitare l’accesso alle conoscenze scientifiche e tecniche e ai metodi di insegnamento moderni. A tal fine, si tiene conto in particolare delle necessità dei paesi in via di sviluppo. Articolo 28 1. 1 www.unicef.it/convenzione-diritti-infanzia/articoli/ Stati che hanno sottoscritto la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989. 1