I fattori strutturanti Come riusciamo a distinguere la realtà esterna? Come riusciamo a cogliere gli oggetti che ci circondano, distinti gli uni dagli altri e ognuno con proprie caratteristiche specifiche? Ciò accade perché la nostra mente è chiamata a prendere una “decisione”, in base alle informazioni che le fornisce il sistema percettivo. Tale decisione è resa possibile da alcuni , comuni a tutti gli esseri umani, che permettono di ordinare gli stimoli con cui entriamo in contatto. fattori strutturanti : il nostro sistema percettivo è in grado di selezionare i dati sensoriali e distinguere tra figura (in primo piano) e sfondo (in secondo piano). Ciò vale sia per gli stimoli visivi sia per quelli uditivi. : quando siamo al ristorante tutti noi siamo in grado di distinguere le parole della persona seduta di fronte a noi lasciando in sottofondo i discorsi delle altre persone presenti nel locale. Tale capacità è solitamente un’operazione semplice e immediata; a volte, tuttavia, se gli indizi sono scarsi o ambigui, la nostra mente può trovarsi in difficoltà nel decidere quale sia lo stimolo da riconoscere come figura di primo piano e quale sia lo sfondo. Quando ciò accade si parla di , poiché la mente “fluttua”, cioè oscilla, tra due ipotesi alternative altrettanto valide rispetto alle informazioni percettive che sta elaborando. L’immagine in alto è un chiaro esempio di questo fenomeno. Che cosa vedete? Due facce nere o un vaso bianco? Organizzazione figura-sfondo ESEMPIO percezione fluttuante Edgar Rubin, Coppa a due profili, 1915. : il nostro sistema percettivo mantiene costante la grandezza di un oggetto rispetto agli elementi circostanti anche se viene allontanato o avvicinato. Quando un oggetto si allontana da noi proietta sulla retina immagini sempre più piccole; la nostra mente, tuttavia, corregge l’effetto della distanza, per cui noi non abbiamo l’impressione che l’oggetto si sia davvero rimpicciolito e continuiamo a vederlo delle stesse dimensioni. Costanza della grandezza : attitudine della nostra mente che ci permette di mantenere invariate le caratteristiche di ciò che osserviamo, anche se cambiano le condizioni dell’osservazione (per esempio vicinanza o lontananza). costanza percettiva : provate a mettere le mani davanti agli occhi e poi ad allontanare la mano destra: continuerete a percepirla della stessa grandezza anche se l’immagine retinica deve necessariamente essere più piccola. Questo meccanismo, tuttavia, funziona solo entro una certa distanza: gli oggetti molto lontani vengono effettivamente percepiti come più piccoli. Ecco un esempio nella figura qui accanto. ESEMPIO La costanza della grandezza viene meno con l’aumentare della distanza.