1. Che cos’è e come funziona la memoria 1.1 CHE COS’È La memoria è una delle più importanti funzioni della mente umana, indispensabile per le nostre attività quotidiane. Essa consiste nella capacità di quando ne abbiamo bisogno. L’uomo non può fare a meno della memoria. In passato l’esercizio della memoria era un’attività indispensabile. Gli studenti dell’antica Roma, per esempio, non avevano a disposizione quaderni per prendere appunti, libri e tantomeno computer | Vedi |. Dovevano ricordare tutto quello che veniva loro spiegato, perciò erano costretti ad allenare continuamente la propria memoria. Nell’antichità, infatti, erano considerati sapienti coloro che erano in grado di ricordare di più. Oggi, grazie alla tecnologia, abbiamo a disposizione numerosi supporti in grado di aiutarci nella vita quotidiana, nella ricerca scientifica e nello studio: agende, computer, libri di testo e così via. Tutti questi ausili possono essere definiti come , validi aiuti alla nostra memoria interna. La memoria, d’altra parte, non consiste semplicemente nel riprodurre in modo ripetitivo un’informazione come farebbe un registratore, poiché è una : conservare informazioni in modo che possano essere recuperate APPROFONDIAMO memorie esterne funzione mentale , in quanto per funzionare richiede il coinvolgimento della persona; attiva , perché è un sistema cognitivo articolato che comprende . Essa non permette solo l’immagazzinamento di informazioni, ma richiede anche strategie d’utilizzo e coinvolge altre funzioni psichiche come pensiero, attenzione, percezione. complessa fasi e strutture differenti APPROFONDIAMO - TABULA RASA Nell’antica Roma per prendere appunti o fare i conti venivano utilizzate delle tavolette di cera, grandi più o meno come un foglio di quaderno, sulle quali era possibile scrivere incidendo la cera con la punta di uno stilo di legno. Una volta esaurito tutto lo spazio a disposizione, per poter riutilizzare la tavoletta era necessario sciogliere la cera e poi raschiarla con l’altra estremità (piatta) dello stilo, cancellando così tutto ciò che era stato scritto prima ( significa infatti “tavola raschiata”). Per questo motivo gli studenti dell’antica Roma non potevano conservare riassunti o appunti da consultare in momenti successivi: per ricordare le vecchie informazioni e fare spazio ad altre nuove dovevano necessariamente impararle a memoria. L’espressione “fare tabula rasa” è entrata nel linguaggio comune con il significato di “cancellare tutto, azzerare” per ripartire da capo. In ambito filosofico il termine rimanda al fatto che l’uomo nasce senza avere nessuna conoscenza innata e deve perciò, come la tavoletta di cera, partire da zero. tabula rasa Le tavolette potevano essere anche legate insieme con dei fermagli di metallo.