APPROFONDIAMO - DÉJÀ VU Durante il giorno, circa il 90% delle informazioni con cui entriamo in contatto non vengono immagazzinate nel nostro cervello, ma semplicemente registrate dalla memoria sensoriale. Il (espressione francese che significa “già visto”) è un fenomeno psichico che consiste nella sensazione erronea di aver già vissuto un dato momento o di aver già visto una determinata immagine. In questi casi si sperimenta un forte senso di familiarità, ad alto valore emotivo. Diversi studi hanno infatti dimostrato che sono proprio le emozioni, e non l’esperienza in sé, a essere già state vissute: la sensazione di coincide con la rievocazione emotiva di un momento che abbiamo vissuto in precedenza senza averlo però effettivamente immagazzinato nella nostra memoria. déjà vu déjà vu Il déjà vu è un fenomeno molto comune: alcuni studi ritengono che il 60% della popolazione lo abbia sperimentato almeno una volta nella vita. Il modello modale Nel 1968 gli psicologi Richard Atkinson e Richard Shiffrin elaborarono il come descrizione teorica del funzionamento della memoria. Secondo tale modello le informazioni con cui entriamo in contatto vengono innanzitutto recepite dalla memoria sensoriale. Da qui, attraverso l’attivazione dell’ , possono essere trasferite nella memoria a breve termine, dove vengono mantenute grazie alla . Successivamente, se le informazioni vengono codificate per essere memorizzate verranno immagazzinate nella memoria a lungo termine, da cui sarà possibile recuperarle in qualunque momento. Questo modello si basa sulla teorizzazione che esistano , ciascuno con , e che per accedere ai diversi magazzini mnemonici le informazioni debbano essere elaborate necessariamente . Il passaggio da una memoria all’altra, tuttavia, prevede la di informazione, che avverrà in modo più o meno rapido a seconda del tipo di memoria attivata. modello modale attenzione ripetizione vari stadi di memoria distinti caratteristiche differenti in sequenza perdita di alcuni frammenti