2.4 L’OBLIO Per oblio (o dimenticanza) si intende l’ ciò che si è appreso: le informazioni che prima si possedevano vengono perse e non è più possibile recuperarle. Caratteristica principale dell’oblio è il fatto di essere un non temporaneo ma . Ciò significa che non è corretto parlare di oblio quando non riusciamo a ricordarci subito un’informazione che abbiamo “proprio sulla punta della lingua”: è infatti solo una questione di tempo perché essa riaffiori nella nostra mente. Per quanto sia spiacevole la sensazione di aver dimenticato qualcosa, è importante sottolineare come l’oblio sia , in quanto svolge una funzione fondamentale, ovvero ci permette di , soddisfacendo un principio di . Infatti, se l’oblio non esistesse il nostro cervello sarebbe portato a ricordare tutto: che cosa ci succede, che cosa vediamo, che cosa facciamo, che cosa impariamo e così via. Ciò provocherebbe una sensazione di sovraccarico e spenderemmo molte delle nostre energie nel trattenere tutte le informazioni. È quindi corretto dire che l’oblio svolge una , “facendo spazio” a nuove acquisizioni. incapacità totale o parziale di ricordare fenomeno duraturo necessario per il funzionamento della mente umana non ricordare economia mentale funzione naturale e positiva Nell’Odissea (canto IX) Omero narra come il fiore di loto sia fonte di oblio per chi lo assaggia, tanto che alcuni compagni di Ulisse dimenticano di dover affrontare il viaggio di ritorno verso casa.