3. Teorie sulla memoria 3.1 GLI ESPERIMENTI DI EBBINGHAUS Hermann Ebbinghaus | Vedi | inventò un specifico e rigoroso, cioè il più possibile libero da interferenze esterne alla pura attività mnemonica: egli memorizzava la stessa lista di sillabe due volte, in sedute diverse e a distanza di tempo. Così procedendo notò che durante la seconda seduta era sempre più facile memorizzare la lista e per farlo occorreva un numero inferiore di ripetizioni: il risparmio di lavoro nella seconda seduta testimoniava quanto era stato memorizzato durante la prima | Vedi |. In tal modo fu scoperta la cosiddetta , ovvero : essa diminuisce con il passare delle ore, dapprima velocemente, poi più lentamente. Ciò significa che quando memorizziamo un’informazione, la dimentichiamo più rapidamente nelle prime ore successive alla memorizzazione, mentre in seguito essa tende a stabilizzarsi nella nostra memoria. Faremo fatica a ricordare la data della Rivoluzione francese subito dopo averla studiata, ma nei giorni successivi sarà sempre più facile richiamarla alla memoria. Per questo motivo è opportuno controllare gli appunti presi al mattino nel pomeriggio dello stesso giorno, prima che l’oblio ne attenui il ricordo. L’AUTORE metodo sperimentale APPROFONDIAMO curva dell’oblio l’andamento naturale della memoria dei dati appresi in un determinato momento La curva dell'oblio L'AUTORE - HERMANN EBBINGHAUS Hermann Ebbinghaus (1850-1909), psicologo e filosofo tedesco, è stato il primo studioso a occuparsi sperimentalmente dei meccanismi della memoria e dell’oblio. Egli ha fatto da cavia ai suoi stessi esperimenti: ogni giorno imparava scrupolosamente a memoria lunghe liste di sillabe senza senso per poi ripeterle il giorno successivo, cercando di ricordarne il maggior numero possibile e testando così la sua capacità di memorizzazione. Lo scopo era quello di scoprire quali meccanismi presiedono al funzionamento della dimenticanza e da che cosa viene influenzata. Tali esperimenti sono descritti nel trattato , pubblicato nel 1885 e subito divenuto un testo fondamentale per la psicologia. Professore di filosofia dapprima in Germania e poi in Polonia, Ebbinghaus si dedica con costanza alla sua attività di ricerca: fonda due laboratori e un’importante rivista scientifica di psicologia e, grazie al suo metodo sperimentale, formula alcune ipotesi sull’apprendimento e la memoria che sono valide ancora oggi. Sulla memoria APPROFONDIAMO - PERCHÉ EBBINGHAUS MEMORIZZAVA SOLO SILLABE SENZA SIGNIFICATO? L’intenzione dell’esperimento di Ebbinghaus era quella di eliminare qualunque tipo di interferenza rispetto alla pura capacità di ricordare servendosi della ripetizione. Se le sillabe avessero un significato sarebbe più facile ricordarle perché nel nostro cervello si attiverebbero altri meccanismi in grado di facilitare la memoria, come le conoscenze pregresse o stimoli provocati dal contenuto da memorizzare. Per esempio, se nella lista di sillabe fossero presenti Fbi o Csi, chi conosce l’omonimo telefilm sulla polizia scientifica probabilmente sarebbe avvantaggiato ricordando più facilmente questi due insiemi di lettere.