zione della nostra personalità, un aspetto che si va modulando nell interazione con le figure emotivamente più significative e che prepara il passaggio all età adulta. Sono le nostre specifiche esperienze di vita che ci consentono di rafforzarci nella considerazione di noi stessi e di crearci le condizioni per il nostro benessere. Prima regola: volersi bene Avere degli obiettivi via via più impegnativi è certamente importante e stimolante, ma essere troppo intransigenti, troppo severi con se stessi non aiuta. Se nei modelli positivi si deve avere un riferimento per migliorare, non è detto che con questi ci si debba identificare completamente, tendendo a riprodurli fedelmente. Il riferimento a modelli esterni rigidi o perfetti, come ad esempio nel caso della forma fisica, può causare problemi psicologici e risultare limitante, perché tende a indebolire l autostima. Analogamente, la tendenza a ignorare le proprie resistenze a impegnarsi può creare falsi e sterili compiacimenti. Avere sempre degli obiettivi realistici è sicuramente il modo migliore per arrivare a essere soddisfatti di come siamo. Un basso livello di autostima blocca la realizzazione di sogni e aspettative di riuscita. Sbagliare non è sempre sinonimo di insuccesso, ma può essere un occasione per acquisire consapevolezza. Il presupposto è però essere coscienti di quanto ci si è impegnati per raggiungere un risultato. Il fatto che il risultato non sia ancora stato raggiunto non sempre è indice di inadeguatezza: le esperienze ci formano e ci aiutano a crescere. Ci aiutano anche a capire che spingersi oltre le proprie possibilità non è produttivo, ma anche pensare che un minimo impegno possa portare a sicuri successi è un errore. Lo sforzo deve essere quello di alimentare concretamente competenze che ci offrano strumenti per affrontare la vita con sicurezza, prendendo le decisioni più adeguate, consapevoli di valere. Approfondimento Scriversi addosso: i tatuaggi Perché ci si tatua? Oggi sono moltissime le persone che hanno un tatuaggio sul corpo, piccolo o grande che sia, e si può affermare, senza tema di smentita, che siamo di fronte a un fenomeno di massa. Quasi il 13% degli italiani ha sul corpo qualche tatuaggio. Amata in percentuale maggiore più dalle donne e dai giovani, la pratica del tattoo sembra avere un evoluzione in crescita nella popolazione compresa tra i 25 e i 45 anni. 124 Sezione 4 Alla ricerca del benessere Pur avendo certamente come motivazione centrale una scelta del tutto personale, sembra che la decisione di disegnare il proprio corpo abbia perso le funzioni o le caratteristiche che l hanno contraddistinta in passato, collocandosi più in una sfera di estetizzazione del corpo. Il tatuaggio viene frequentemente usato per abbellire il corpo, talvolta per coprire imperfezioni e inestetismi, molto più spesso per personalizzare il proprio aspetto con originalità, elemento che riecheggia le motivazioni antiche di distinzione tra i vari gruppi sociali. Desiderare di essere alla moda e avere un aspetto trendy induce spessissimo a seguire comportamenti che uniformano i singoli individui alla massa; si pensa che i segni, le acconciature o il modo di abbigliarsi possano contribuire a far- si accettare dal mondo esterno e a essere riconosciuti e integrati socialmente, attraverso l adeguamento agli standard del momento. Questa ricerca di appartenenza al gruppo tuttavia non è esente da aspetti ambivalenti, perché in questo conformismo si cerca comunque di personalizzare i propri tratti estetici, o con elementi di originalità o con esagerazioni che possano stupire. Spesso gli adolescenti chiedono di poter effettuare il primo tatuaggio allo scoccare della maggiore età, a dimostrazione che anche nell attuale società tatuarsi può rappresentare un rito di passaggio all età adulta. Essendo l adolescenza un età di trasformazione, si può individuare nella richiesta del primo tatuaggio un segno di riconoscimento dell avvenuto passaggio all età adulta; quindi questo gesto può racchiudere un primo tentativo di dichiarazione dell avvenuta costruzione dell identità personale. Il tatuaggio come comunicazione Il tatuaggio rappresenta comunque una comunicazione, un desiderio di tra-