10. Orienteering contenuti digitali Approfondimento Regolamento tecnico ufficiale Sport Storia L Orienteering, nella sua accezione di capacità di orientamento, nasce alla fine del XIX secolo nei paesi scandinavi, terre di estesi ambienti boscosi, scarsamente popolati e con pochi sentieri e strade di collegamento. Le conseguenti difficoltà di comunicazione e di relazione tra le genti hanno fatto sì che si sviluppasse la capacità di orientamento utilizzando la bussola, tracciando mappe con segnalazioni di riferimento sulle caratteristiche del territorio e valutando la posizione di sole e stelle. Da lì, grazie alla cartografia militare e ai progressi della tecnologia, gli strumenti per orientarsi si sono rapidamente evoluti fornendo indicazioni sempre più precise e raffinate. Oggi la moderna tecnologia si avvale anche di strumenti che sfruttano segnali satellitari per la definizione precisa della posizione e della direzione in cui dirigersi. Lo sport di orientamento nasce con la prima competizione sugli sci svoltasi in Norvegia nel 1897 e con la corsa di orientamento in Svezia nel 1919 e via via acquista sempre più popolarità sia nei paesi europei sia negli Stati Uniti. Nel 1961 si è costituita la International Orienteering Federation (IOF). In Italia dal 1986 il CONI ha riconosciuto la Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO). 256 Sezione 6 Le attività sportive Caratteristiche e regolamento L Orienteering è basato sulla resistenza e soprattutto sulla capacità di orientarsi, utilizzando solo carta e bussola. In genere si svolge in ambienti naturali, tanto da essere definito sport dei boschi , ma ci sono gare anche su percorsi cittadini, come quella, molto suggestiva, che si svolge in Italia ogni anno a Venezia. Nelle gare, lo scopo è compiere il percorso migliore, senza commettere errori, nel più breve tempo possibile. La tabella di pagina seguente riporta le caratteristiche principali della disciplina. Svolgimento della gara Gli atleti gli atleti prima della gara ricevono un comunicato con tutte le indicazioni utili, in particolare la descrizione dei punti di controllo, dove si trovano le lanterne, da riportare sul cartellino personale. Dopo aver effettuato un riscaldamento di circa 20 minuti, si portano alla partenza con il cartellino e la bussola. Nelle gare classiche a sequenza obbligatoria gli atleti devono visitare le lanterne in succes- sione senza saltarne nessuna, pena la squalifica; ogni lanterna è individuata da un codice. Prima della gara i giudici dispongono le carte col percorso tracciato in apposite cassette divise per categorie. Lungo il percorso viene controllato che ogni orientista faccia la propria gara, senza seguire un altro concorrente.