Urbanistica e architettura


AL CUORE DELL’ARTE

L’epoca arcaica sancisce l’avvio delle prime grandi opere monumentali delle póleis greche e dei territori circostanti. L’assetto urbanistico delle città ruota attorno ai principali edifici pubblici, destinati alle attività politiche e religiose e inseriti in una precisa e programmata suddivisione degli spazi. Tra i monumenti più rilevanti emergono i templi, urbani ed extraurbani, i quali, oltre a rappresentare le dimore degli dèi, costituiscono anche un fondamentale luogo di riferimento della vita politica e sociale dei cittadini.
Il tempio, caratterizzato a partire dal VII secolo a.C. da differenti tipologie in alzato e in pianta, diventa espressione culturale di una comunità che in esso si riconosce, come dimostra l’esportazione dei modelli dalla madrepatria alle colonie.


Modellino di tempio – Struttura in terracotta dipinta che rappresenta un tempio con un tetto a doppio spiovente e un portico sorretto da colonne. La superficie presenta decorazioni incise e dipinte con motivi geometrici. L'edificio ha un'apertura centrale nella facciata principale e una più piccola sul timpano. Le pareti laterali mostrano tracce di decorazioni scolpite. L'insieme riproduce in miniatura l'architettura templare dell'epoca.
Modellino di tempio, IX secolo a.C., terracotta dipinta, 45x35 cm. Atene, Museo Archeologico Nazionale.

LA PÓLIS ARCAICA

La nascita della pólis in epoca arcaica avviene attraverso processi di formazione differenti: in alcuni casi piccoli insediamenti si uniscono progressivamente per creare un unico centro, secondo il fenomeno definito sinecismo (dal greco syn – insieme – e oikéo – abitare); in altri contesti invece, soprattutto nel movimento coloniale, le fondazioni sono il risultato di azioni programmate. In ogni caso, le póleis sono caratterizzate sin da subito da una precisa distribuzione degli spazi e delle loro funzioni (18), che determina la prima vera organizzazione urbanistica del mondo occidentale.
Da un punto di vista territoriale la pólis si distingue in due zone principali, una cittadina e una extraurbana.
Il centro urbano vero e proprio è costituito dall’agorà, la piazza più importante in cui si esercita l’attività commerciale e politica, e dall’acropoli, che sorge nel luogo più elevato della città e diviene sede dei principali edifici di culto.
Il territorio circostante, separato solitamente dal nucleo urbano dalle mura cittadine, è chiamato chóra, ovvero campagna: abitata da pastori e contadini, essa garantisce la sussistenza per gli abitanti della città.
Al di fuori dello spazio urbano si estendono anche le necropoli, distribuite in zone differenti a seconda della classe sociale del defunto, e uno o più porti, approdi fondamentali per il commercio marittimo ma anche per permettere una più immediata via di fuga in caso di assedio.

Disegno ricostruttivo di una pólis – Illustrazione a colori di una città-stato greca circondata da una cinta muraria (4)  torri e porte di accesso. Al centro si trova l’agorà (3), una grande piazza con edifici pubblici e portici. Su un’altura si erge l’acropoli (1), con templi e scalinate monumentali. Un teatro semicircolare (7) è situato sul pendio della collina. All’esterno delle mura si estende la campagna (chóra) (5), con campi coltivati e case rurali. Sono presenti anche il porto (2) con navi attraccate e una necropoli (6) con sepolture. Le strade interne sono affiancate da abitazioni con tetti rossi e piccoli cortili.
18. Disegno ricostruttivo di una pólis.
  1. Acropoli
  2. Porto
  3. Agorà
  4. Cinta muraria
  5. Campagna (chóra)
  6. Necropoli
  7. Teatro