Nonostante l’Amazzone ferita di Policleto (92) e l’Amazzone ferita di Fidia mostrino entrambe un’attenzione particolare per i dettagli anatomici, la prima, vincitrice del concorso, presenta una maggiore idealizzazione delle forme, con proporzioni perfette secondo il Canone e muscoli accentuati. L’Amazzone di Fidia è caratterizzata da un particolare dinamismo e realismo delle forme del corpo; la scultura di Policleto, attraverso la posa bilanciata e i tratti ideali del volto, costituisce la massima espressione dello stile classico greco.
92. Policleto, Amazzone ferita, 440 a.C. ca., copia da originale in bronzo, marmo, h 202 cm. Roma, Musei Capitolini.
Atena Lemnia
«La più notevole delle opere di Fidia è la statua di Atena detta Lemnia», così lo scrittore greco Pausania nel II secolo d.C. parlava della statua (93) che i coloni ateniesi dell’Isola di Lemno avevano dedicato nel 450 a.C. alla dea sull’Acropoli di Atene. L’opera mostra Atena in una posa atipica: la dea, infatti, è rappresentata a capo scoperto e con lo sguardo abbassato, rivolto verso l’elmo che tiene nella mano destra protesa (94). Il braccio sinistro sollevato regge la lancia e si contrappone alla gamba destra portante nascosta dal lungo peplo. L’egida, la pelle di capra con la testa della gorgone Medusa donata da Zeus ad Atena, è indossata di traverso e si sovrappone alle fitte pieghe verticali della veste. Di grande qualità è la testa, caratterizzata da una capigliatura folta a ciocche ondulate, spartite al centro della fronte e cinte da una spessa fascia, e da un volto dalle sembianze maschili, che sottolineano la natura guerriera della dea. La pacatezza e la calma che esprime l’opera rimandano probabilmente al carattere pacifico della colonizzazione ateniese di Lemno avvenuta nel VI secolo a.C.
93. Fidia, Atena Lemnia, 450 a.C. ca., copia romana da originale in bronzo, marmo, h 209 cm. Dresda, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Skulpturensammlung.