DECORAZIONE SCULTOREA
| Statua di Atena Parthénos | La cella del tempio era dominata dalla colossale statua crisoelefantina di Atena Parthénos, alta 12 metri e realizzata da Fidia, che dovette usare più di una tonnellata d’oro. Nonostante non rimanga nulla della scultura, ne conosciamo l’iconografia grazie alle numerose copie romane e alle descrizioni degli autori antichi. Si trattava di una rappresentazione in piedi della dea Atena, vestita con peplo e caratterizzata da attributi guerrieri come l’elmo, l’egida e lo scudo. Nella mano destra protesa in avanti, forse sostenuta da una colonnetta, reggeva la statua di una Níke alata, dea della vittoria, mentre con la sinistra abbassata teneva lo scudo, poggiato a terra, da cui fuoriusciva il serpente Erittonio, a lei sacro.
Dalla descrizione di Pausania sappiamo anche della presenza di una vasca d’acqua posta davanti alla statua, sia per mitigare il clima arido che danneggiava il tetto e le parti in avorio della scultura, sia per riflettere l’immagine della dea e accrescere la teatralità dell’allestimento.
