| Frontoni | Se nei fregi sono narrate vicende che vedono protagonisti anche gli esseri umani, i due frontoni accolgono rappresentazioni in cui sono presenti esclusivamente gli dèi, una scelta legata all’esclusiva celebrazione della dea Atena. Nonostante la conservazione precaria delle sculture, è stato possibile ricostruire un’ipotesi verosimile della sequenza delle figure sulla base della descrizione di Pausania e dei numerosi disegni eseguiti in passato.

Il frontone orientale illustra la nascita di Atena al cospetto delle divinità olimpiche: la divinità esce dalla testa del padre Zeus già adulta e armata, come simbolo di sapienza. L’epifania (“apparizione”) della dea è scandita dall’alba e dal tramonto, rappresentati ai margini del frontone dalle due quadrighe, a sinistra di Helios, il Sole, e a destra di Selene, la Luna. Alla destra di Helios, il dio del vino Dioniso è rappresentato seduto in una posa naturale e libera, esempio del consolidamento di tutte le conquiste stilistiche dell’età classica.

Dall’altra parte del frontone, invece, spicca un gruppo di tre divinità femminili identificate da sinistra verso destra con Hestia (dea del focolare), Dione e la figlia Afrodite, dea dell’amore. Le figure delle tre dee mostrano un progressivo passaggio dalla visione frontale a quella laterale, mentre i panneggi, particolarmente movimentati e ricchi di effetti chiaroscurali, sono così aderenti ai corpi da creare un “effetto bagnato”, che diventerà canonico da questo momento per la rappresentazione della figura femminile nell’arte greca.


Il frontone occidentale, invece, ha come tema la contesa dell’Attica tra Atena e Poseidone: per avere il dominio della regione il dio del mare, con un colpo di tridente a terra, fece sgorgare una sorgente di acqua salata mentre, con un analogo colpo sul terreno, Atena fece nascere una pianta di ulivo. Gli dèi furono chiamati a giudicare e sancirono la vittoria della dea.
Lo scontro tra le due divinità è al centro del frontone, in cui domina un movimento centrifugo con i personaggi che arretrano distanziandosi tra loro. Fidia introduce qui una novità assoluta, ovvero l’assenza di una figura centrale nel frontone, disponendo più liberamente nello spazio i personaggi, che interagiscono tutti tra loro in una composizione organica.
