EREDITÀ E CONFRONTI

| Poco tempo prima | A detta dello storico greco Erodoto, lo stesso giorno della battaglia di Salamina (480 a.C.), che vide la vittoria degli Ateniesi sui Persiani, i Greci di Sicilia trionfarono contro i Cartaginesi nella battaglia di Imera. Per celebrare la vittoria, ad Agrigento (Akragas in greco) venne costruito il Tempio di Zeus Olimpio, il più grande tempio dorico dell’architettura greca (112 x 52 metri), di poco precedente al Partenone.
Nonostante le differenze nella pianta e nell’alzato tra i due templi, l’Olympiéion di Agrigento riflette la stessa funzione politica e propagandistica assegnata dai Greci alle decorazioni scultoree del Partenone: il tempio siceliota, infatti, era decorato con scene di gigantomachia ed episodi della Guerra di Troia, due delle tematiche illustrate nelle metope ateniesi, con la stessa finalità di esaltare la vittoria della civiltà greca sulla barbarie, in questo caso quella cartaginese. Proprio in quest’ottica si è ipotizzato che i telamoni, figure mitiche alte quasi otto metri che intervallavano le semicolonne del tempio, simboleggiassero la sottomissione dei nemici cartaginesi sconfitti.
Dopo la costruzione dell’Olympiéion, in tutta la Sicilia occidentale si riflettono gli ideali proporzionali ed estetici introdotti dal Partenone, un monumento di riferimento per l’architettura dorica del V secolo d.C.

Un telamone dell’Olympiéion di Agrigento. Resti di una colossale scultura in pietra raffigurante un telamone disteso a terra. La figura, fortemente erosa, presenta un corpo massiccio con braccia piegate verso l’alto. Il telamone giace tra le rovine del tempio, circondato da un paesaggio arido con alberi e blocchi di pietra sparsi sul terreno. Sullo sfondo, il cielo azzurro e la vegetazione mediterranea incorniciano la scena.
Un telamone dell’Olympiéion di Agrigento.

| Una replica perfetta dei nostri giorni | Il luogo che più di tutti rappresenta la fortuna che ha avuto il Partenone in età moderna è il Parco di Nashville, in cui nel 1897, in occasione dell’Esposizione Centennale del Tennessee, venne costruita una copia esatta del tempio ateniese in scala 1:1.
Realizzato in materiali deperibili, il tempio venne ricostruito in cemento tra il 1925 e il 1931, accogliendo anche una copia fedele della statua di Atena, opera di Fidia.

Partenone del Parco di Nashville, Tennessee. Ricostruzione moderna del Partenone di Atene, realizzata in cemento e dipinta con decorazioni policrome. La struttura presenta un colonnato dorico che circonda l’intero edificio e un frontone scolpito, raffigurante scene mitologiche, con figure a rilievo dipinte di rosso e oro. Il cielo azzurro e l’area verde circostante creano uno sfondo naturale al tempio.
Partenone del Parco di Nashville. Tennessee.

| Un artista del Novecento che guardava all’arte greca | Lo storico greco Plutarco (II secolo d.C.) descriveva l’Atene di Pericle come una città in cui «crescevano le opere, mirabili per grandezza, inimitabili per grazia e bellezza». Il mito della Grecia classica, basato fino a quel momento sulle fonti scritte, è stato fortemente ripreso nel mondo occidentale dal Settecento, in diversi ambiti artistici. In particolare, la scultura moderna e contemporanea ha evidentemente risentito dei modelli offerti dalle principali opere classiche greche.
Un esempio è costituito dalla Donna semidistesa con drappeggio di Henry Moore, artista inglese di metà Novecento che in questo caso subì fortemente l’influenza dell’arte greca. La figura, infatti, è distinta da un aderente panneggio, ispirato al cosiddetto “effetto bagnato” fidiaco, in grado di mettere in risalto le gambe e il seno della donna rappresentata.

Henri Moore, Donna semidistesa con drappeggio. Scultura in bronzo raffigurante una figura femminile stilizzata e semidistesa. Il corpo presenta forme morbide e arrotondate, con superfici che suggeriscono il drappeggio del vestito. Il volto è semplificato e privo di dettagli espressivi. La figura è poggiata su un basamento all’aperto, con un edificio moderno dalle finestre rettangolari sullo sfondo.
Henri Moore, Donna semidistesa con drappeggio, 1957-58, bronzo. Stoccarda, Neue Staatsgalerie.

PRIMA

IL GIGANTE ATTERRATO
480 a.C.

Un telamone dell’Olympiéion di Agrigento.

447-432 a.C.
Partenone

DOPO

UNA REPLICA PERFETTA
1925-31

Partenone del Parco di Nashville. Tennessee.

UNO SGUARDO SULL’ANTICO
1957-58

Henri Moore, Donna semidistesa con drappeggio, bronzo. Stoccarda, Neue Staatsgalerie.