AL CUORE DELL’ARTE
Dall’inizio del IV secolo a.C., il forte spirito civico e collettivo della pólis lascia spazio a una visione più soggettiva e individuale, influenzando la scultura del periodo. Divinità ed eroi sono rappresentati in una dimensione più intima con atteggiamenti comuni e semplici, perdendo quell’aura di invincibilità e potenza che li distaccava dalla quotidianità. Così, i grandi scultori, Prassitele, Skopas, Leochares e Lisippo, partendo dai modelli dei maestri classici, rielaborano la figura umana con un’interpretazione più libera del movimento, non essendo più vincolati al canone policleteo, e accentuano il naturalismo e i sentimenti delle figure rappresentate.