PANORAMA ARTISTICO L arte, rappresentazione del potere UN ARTE CONDIVISA DA MOLTI Le civilt che si sono avvicendate nella Mezzaluna fertile rappresentano l esempio pi significativo di panorama artistico condiviso nella storia dell uomo. Esse infatti, influenzandosi reciprocamente, hanno dato vita a una produzione artistica contraddistinta da una particolare continuit iconografica e stilistica: i temi figurativi e le immagini si ripetono e trasmettono perlopi lo stesso messaggio, legato alla rappresentazione del potere. Quest ultimo incentrato sulla figura del sovrano, fulcro civile e militare delle societ mesopotamiche, e ha sede nel palazzo. Allo stesso tempo, il potere regio fortemente legato anche alla sfera religiosa che trova il suo centro nevralgico nel tempio. Se il palazzo la materializzazione del potere sociale ed economico della comunit , il tempio ne legittima l esistenza, oltre ad avere altre funzioni pratiche come, per esempio, quella di osservatorio astronomico. I vari esempi di statuaria sumerica, accadica, babilonese e assira dimostrano quanto sia centrale la religione nelle culture mesopotamiche (teocentrismo), tanto che non soltanto gli oranti, le statuette di fedeli in atteggiamento di preghiera, ma anche i sovrani rappresentati sui rilievi manifestano apertamente un contatto ininterrotto con il divino. 4. Tavoletta con rilievo commemorativo di costruzione di un tempio da parte del sovrano Ur-Nanshe, 2550-2500 a.C., bassorilievo, 46,5x39 cm. Parigi, Mus e du Louvre. 5. Una scena di caccia al leone, 645 a.C. ca., bassorilievo, da Ninive (Iraq). Londra, British Museum. FORME SEMPLIFICATE PER SIGNIFICATI CONDIVISI La vicinanza stilistica che si nota tra le produzioni artistiche di questi popoli spiegabile con il fatto che in tutte viene attribui ta maggiore importanza all immediatezza del messaggio, piuttosto che alla resa realistica di personaggi, animali e oggetti, riprodotti con segni semplici e lineari. Il prevalere del significato sulla forma permette di capire la semplicit degli elementi rappresentati, come per esempio il sole, la luna e i copricapi di sovrani e divinit , solitamente resi con forme geometriche ricorrenti, per cui si parla di geometrismo. Queste immagini, dunque, erano facilmente riconoscibili da tutti, ragione per cui sono state replicate fino ai rilievi assiri del VII secolo a.C. e all arte persiana del VI secolo a.C. Sempre per favorire la chiarezza del messaggio rispetto alla resa realistica dell immagine, nell arte mesopotamica non c una resa prospettica dello spazio e delle figure: queste ultime, infatti, non rispecchiano le proporzioni reali, ma seguono spesso il principio di gerarchia dimensionale, secondo cui il sovrano viene riprodotto pi piccolo rispetto al dio, ma pi grande rispetto ai dignitari e al popolo. L esaltazione del re avviene anche attraverso la raffigurazione di vittorie militari e di episodi che sottolineano la sua capacit di superare i limiti imposti dalla natura, come le scene di caccia al leone o il trasporto di materiali da costruzione. DALL A LINEA AL NATUR ALISMO Il patrimonio comune di tante espressioni figurative tra le culture mesopotamiche, al pari della condivisione di opere letterarie come l Epopea di Gilgamesh, una raccolta di scritti sulle imprese del mitico re di Uruk, non impedisce di distinguere una serie di differenze stilistiche legate alle singole civilt . Dalle rappresentazioni semplificate e lineari dei Sumeri, come il rilievo commemorativo di Ur-Nanshe (4), nel tempo si passa al maggiore naturalismo dei rilievi assiri. L arte assiro-babilonese segue inoltre il modello accadico del sovrano eroicizzato in cui la rappresentazione della natura costituisce un elemento imprescindibile del rilievo storico (5), una caratteristica che si riscontrer anche nell arte egizia. Le civilt mesopotamiche 21