CASO STUDIO
Il Museo Egizio di Torino
DA UNA TAVOLETTA… UN MUSEO
Il Museo Egizio di Torino è uno dei musei sull’arte dell’antico Egitto più importanti al mondo. La sua collezione è tra le più antiche, poiché il nucleo originario si forma già nel Seicento: il primo pezzo è una tavoletta bronzea del I secolo d.C., la Mensa Isiaca, una tavola d’altare per il Tempio di Iside del Campo Marzio a Roma, fatto costruire da Caligola, e acquistata da Carlo Emanuele I di Savoia nel 1626.
Il Museo aprì al pubblico nel 1838, è il più antico al mondo dedicato interamente alla cultura egizia e a oggi viene considerato secondo solo a quello del Cairo per ricchezza di reperti egizi.
La raccolta di manufatti è stata arricchita nei secoli grazie a numerose campagne di scavo italiane, agli acquisti e ad alcune vicende fondamentali per la storia del museo come i viaggi e gli scavi archeologici dell’archeologo Vitaliano Donati (1717-1762) nel Settecento e le campagne militari in Egitto di Napoleone (1798-1801), a seguito delle quali si diffuse in tutta Europa una sfrenata passione per il collezionismo di antichità egizie: il torinese Bernardino Drovetti (1776-1852), collezionista d’arte, diplomatico ed esploratore, portò in patria più di 7.000 opere.
Infine, tra il 1903 e il 1937, gli scavi delle missioni archeologiche in Egitto organizzate da Ernesto Schiaparelli (1856-1928) e Giulio Farina (1889-1947), direttori del Museo Egizio di Torino nella prima metà del Novecento, completarono la collezione con l’aggiunta di circa 30.000 reperti.

LE COLLEZIONI OGGI
Oggi il museo conta più di 40.000 opere, esposte su cinque piani secondo un ordine cronologico che comincia con il Paleolitico e arriva all’epoca copta: mummie, animali imbalsamati, statue, papiri e ricchi corredi funerari.
Un reperto particolarissimo, che fa parte di un corredo funerario, è il Libro dei morti, contenente le istruzioni per guidare i defunti nell’aldilà: un papiro lungo più di otto metri ed esposto nel museo lungo l’intera parete di una sala.

CURIOSITÀ Per la conservazione dei reperti, alcuni fragilissimi come le pergamene e le mummie, all’interno delle sale e delle teche di vetro sono stati collocati dei sensori, gestiti da un programma di controllo igrotermico digitalizzato, che calibra costantemente la temperatura e l’umidità degli spazi espositivi.
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COMUNICAZIONE EFFICACE • PENSIERO CRITICO
Musei e siti archeologici in Italia
In Italia sono presenti oltre 500 istituzioni dedicate alla conservazione del patrimonio archeologico, tra musei e siti. Scegline una tra quelle presenti nella tua regione, svolgi una breve ricerca sulla sua storia ed evidenzia una particolarità legata alla conservazione e all’esposizione dei manufatti e delle opere.
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