AL CUORE DEL PATRIMONIO ARTISTICO – ORIENTAMENTO
LE PROFESSIONI DELL’ARTE

L’ARCHEOLOGO/A

CHI È?

È archeologo/a chi si occupa di studiare le antiche civiltà attraverso la loro cultura materiale, ovvero oggetti, opere d’arte, documenti, iscrizioni, edifici ecc. A differenza dei paleontologi, che studiano gli organismi vegetali e animali conservatisi sotto forma di fossili per comprendere la vita sulla Terra di milioni di anni fa, gli archeologi dedicano la loro ricerca allo studio della storia umana più antica, attraverso documenti scritti o manufatti giunti fino a noi.

L’archeologia è una scienza relativamente nuova: si fa convenzionalmente risalire la sua nascita alle prime campagne di scavo di Pompei ed Ercolano, risalenti alla metà del XVIII secolo, quando le due città romane riemersero dalle ceneri del Vesuvio dopo l’eruzione del 79 d.C.: siti che ancora oggi rivelano scoperte stupefacenti che attirano l’attenzione di tutto il mondo.

LIFE SKILLS
COMUNICAZIONE EFFICACE • RELAZIONI EFFICACI • PENSIERO CRITICO • PRENDERE DECISIONI

CHE COSA FA?

Nell’attività di ricerca, per prima cosa si individua l’area di interesse, scelta anche grazie a quanto è a disposizione per delinearne storia e contesto. Ci si avvale per questo di numerosi tipi di fonti: scritte, grafiche, epigrafiche, orali. Si usano inoltre moderne tecniche di indagine non invasiva, come l’analisi delle foto satellitari, il georadar, la termografia.

A questo esame preliminare segue comunemente un periodo di scavo sul campo, durante il quale si ha cura di documentare e catalogare i reperti emersi, poiché lo scavo è un’operazione distruttiva.

A questa fase succede quella di studio vero e proprio dei manufatti tornati alla luce (i più antichi sono quelli ritrovati negli strati più profondi), eseguito in laboratorio, in biblioteca e/o in archivio.
I risultati della ricerca vengono quindi divulgati alla comunità scientifica e al pubblico, attraverso pubblicazioni, mostre, conferenze ecc.

QUANTA RICHIESTA C’È PER QUESTA FIGURA PROFESSIONALE?

L’Italia e il Mediterraneo sono stati attraversati fin dall’antichità da molti popoli: Fenici, Greci, Etruschi e Romani, fino all’arrivo delle popolazioni del Nord Europa come i Longobardi. Tutti hanno lasciato traccia della loro presenza nel nostro Paese, facendone uno dei più fertili per l’indagine archeologica. Secondo l’Istat, l’Istituto di Statistica, si contano nel nostro territorio circa 300 parchi e aree archeologiche, a cui si aggiungono i musei, i monumenti ecc. A questa situazione non corrisponde però un’ampia domanda di archeologi, soprattutto a causa di una cronica mancanza di fondi destinati a questa tipologia di studi e di ricerca. Grazie a una laurea umanistica, gli archeologi, tuttavia, possono trovare occupazione in molti settori, come la scuola, il turismo, la divulgazione scientifica, o partecipare a concorsi indetti dal Ministero, dall’Università o dai centri di ricerca pubblici (come il CNR) o privati, in Italia o all’estero.

IL PERCORSO DI STUDI

Per diventare archeologi occorre una Laurea magistrale in Archeologia. Durante i corsi, allo studio teorico è affiancata un’attività pratica di scavo; inoltre, ci si specializza in uno specifico indirizzo: antico Egitto, epigrafia, età romana, archeologia medievale ecc. Successivamente è necessario un titolo post laurea, come un dottorato di ricerca o il diploma di specializzazione triennale (Legge 110/2014).

REQUISITI E ATTITUDINI

Tra le professioni legate ai Beni Culturali, quella di archeologo offre molte occasioni di lavoro in gruppo, per progetti di ricerca e campagne di scavo. Sono quindi qualità personali importanti la capacità di adattamento e di risoluzione di problemi, pazienza e motivazione, l’attitudine decisionale, il pensiero critico e la comunicazione efficace, e ovviamente la predisposizione al lavoro di squadra.

IL PERSONAGGIO – Christian Greco

Quando un archeologo assume incarichi apicali nel mondo della cultura, si trova a unire le doti del buon ricercatore alle capacità manageriali. È il caso di Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino dal 2014: alla guida del Museo, ha promosso la realizzazione di numerose mostre temporanee e itineranti, convegni, workshops e progetti di inclusione sociale.
Greco è un nome di prestigio internazionale nel campo dello studio dell’antico Egitto: dopo la laurea in Lettere a Pavia e in Egittologia in Olanda, ha conseguito il dottorato di ricerca a Pisa. Codirige la missione archeologica italo-olandese a Saqqara e, dal 2020, la missione congiunta IFAO-Museo Egizio a Deir el-Medina in Egitto, e inoltre è membro di diversi comitati scientifici internazionali.
È stato eletto da una rivista specializzata Miglior Direttore di museo nel 2019 e nel 2022.

Christian Greco.