Verifica delle conoscenze

ITALICI ED ETRUSCHI

ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI

1. Ascolta l’audioripasso, poi prova a organizzare un’esposizione orale dei punti chiave dell’Unità seguendo la mappa concettuale. Ricorda che puoi modificare e personalizzare questa mappa utilizzando la versione in PowerPoint.

Mappa concettuale dell’unità. ITALICI ED ETRUSCHI. I POPOLI ITALICI. Nella penisola italica vive un insieme di popolazioni diverse, ognuna con le proprie peculiarità, ma che si influenzano e si arricchiscono grazie a contatti commerciali e culturali. Iapigi: insediati nel Sud della penisola, sono composti da diversi gruppi etnici, tra cui i Dauni che hanno lasciato le principali testimonianze artistiche (stele daunie). Piceni: stanziati nel territorio corrispondente alle Marche e all’Abruzzo, a loro si deve l’opera simbolo dell’arte italica, il Guerriero di Capestrano (fine VII-metà VI a.C.). Nuragici: popoli della Sardegna, derivano il loro nome dai nuraghe, architetture circolari formate da pietre a secco. GLI ETRUSCHI. Strettamente connessi alla civiltà villanoviana, si stanziano nell’area compresa tra Toscana, Umbria e Lazio estendendosi fino alla Campania e alla Pianura Padana. Architettura. Si sviluppano città dalla razionale struttura viaria, con mura e monumentali porte ad arco a tutto sesto (Porta Marzia di Perugia, del IV-III secolo a.C.). I templi si distinguono per l’alto podio e, a partire dai modelli greci, elaborano uno stile originale: l’ordine tuscanico. Distintive sono le decorazioni scultoree delle antefisse e degli acroteri (Apollo di Portonaccio, 510 a.C. ca.). Nel VII secolo a.C., si sviluppano le case ad atrio, futuro modello per le case romane. Nell’architettura funeraria si distinguono le tombe ipogee (Tomba dei Rilievi, IV-III secolo a.C.), a tumulo (Tomba degli Scudi e delle Sedie, VI secolo a.C.), a edicola (Tomba del Bronzetto dell’Offerente, 530-450 a.C.). Pittura. Di tipo parietale, ha una funzione prettamente decorativa; nelle tombe doveva comunicare al defunto le gioie della vita quotidiana (Tomba degli Àuguri, 530 a.C.). Su influsso greco fanno la loro comparsa anche temi mitologici (Tomba dei Tori, 540 a.C. ca.), e le composizioni assumono una maggiore libertà (Tomba dei Leopardi, 480-470 a.C. ca.). Scultura. Terracotta e bronzo sono i materiali preferiti per realizzare canòpi o urne cinerarie talmente grandi da sembrare sculture. L’influsso greco determina opere di grande naturalismo (Marte di Todi, fine V secolo a.C.; Chimera di Arezzo, inizio del IV secolo a.C.). Ceramica e manufatti. Produzione di elevata qualità legata ai culti funerari e agli usi domestici. Nonostante l’influsso greco, si sviluppano forme originali: il bucchero, le lastre di terracotta, specchi e gioielli.

ANALIZZARE E CONFRONTARE

Apollo di Portonaccio e Apollo dello Scasato

2. Se necessario rileggi il testo sull’Apollo di Portonaccio (vedi p. 228) e poi rispondi alle domande.

a. Da quale cultura deriva la scultura di Apollo?
b. In quale narrazione e gruppo scultoreo era collocato l’Apollo di Portonaccio?
c. Com’è realizzato il volto del dio?
d. Tra l’Apollo di Portonaccio e l’Apollo dello Scasato, quale scultura suggerisce un maggiore naturalismo? Perché?

Bucchero

3. Osserva l’immagine proposta e poi scrivi una breve analisi sviluppando questi punti.

  • Il soggetto
  • La tecnica
  • La decorazione
Coppa in bucchero con corpo modellato a protome umana. Presenta il volto barbuto di sileno in rilievo e un manico scolpito a forma di ariete. La superficie è decorata con motivi incisi, tra cui piccole figure di sfingi.
Coppa con volto di sileno e manico a forma di ariete, VII secolo a.C., bucchero. Orvieto, Museo Archeologico Nazionale.