CON VER GENZE verso il contemporaneo di Jacopo Veneziani L A CONQUISTA DELL A SOBRIETÀ dagli etruschi a marino marini 520-510 a.C. ca. Tra l VIII e il III secolo a.C., nei territori compresi tra il Mar Tirreno e i fiumi Arno e Tevere, corrispondenti alle attuali alto Lazio, Umbria e Toscana, si svilupp un mondo di grande complessit e raffinatezza: la civilt etrusca. In questo lungo arco di tempo, emersero una serie di citt -stato indipendenti e ben organizzate, unite da una lingua comune e da pratiche religiose condivise. Basato sull agricoltura e il commercio, ciascun centro era rinomato per la propria specifica produzione artigianale. Tarquinia, per esempio, era famosa per i suoi pittori, Vulci era un importante centro per la produzione del bronzo fuso, Orvieto era conosciuta per le sue ceramiche dipinte e Cerveteri si distingueva per la qualit delle sue sculture. proprio dalla necropoli di quest ultima citt che arriva lo straordinario Sarcofago degli Sposi, preziosa testimonianza dell arte funeraria etrusca, riscoperto durante degli scavi archeologici a fine Ottocento. Trovato frantumato in circa 400 frammenti, fu portato al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma (che lo conserva tuttora), dove con grande cura e precisione gli esperti lo hanno ricomposto. Realizzato in terracotta da un abile artista del VI secolo a.C. e formato da quattro parti, unite fra loro dopo la nulla di strano? La loro disposizione curiosa ci fa immaginare che, in passato, tenessero oggetti ora andati perduti. La mano sinistra dell uomo leggermente sollevata e aperta, con le dita disposte in una posizione che fa pensare che trattenesse una coppa per bere il vino. La donna, sdraiata accanto a lui, ha invece la mano destra sollevata, con le dita elegantemente curve come se stesse versando qualcosa. Si stava probabilmente cospargendo un profumo per farsi bella! Il suo abbigliamento riflette in modo dettagliato la moda tipica delle donne etrusche di classi sociali elevate. Indossa, infatti, il tutulus, un berretto a forma di cono arrotondato da cui sporgono lunghe trecce, una tunica aderente segnata da pieghe sottili che seguono le linee del corpo e i calcei repandi, graziosi stivaletti con la punta arricciata all ins . Insomma, l outfit ideale per un banchetto! Ma perch rappresentare una scena di vita all interno di una sepoltura? Non va dimenticata, infatti, la natura di questo oggetto! Prima ancora di essere un ritratto dei due sposi, questo sarcofago originariamente dipinto con colori vivaci una grande urna destinata ad accoglierne le ceneri. Che cosa ci sar mai da festeggiare? cottura, il sarcofago raffigura una coppia di coniugi sdraiati su un kl ne, un letto da banchetto, con i piedi decorati da eleganti volute, dotato di materasso e di alcuni cuscini. I volti stilizzati dei due sposi, con i grandi occhi a mandorla semplificati, i sorrisi accennati e le capigliature elaborate, mostrano l influenza dell arte greca arcaica, che ispir gli artisti etruschi grazie agli intensi scambi commerciali e culturali tra le due civilt . LA SCELTA DI RAPPRESENTARE I DEFUNTI IN AT TEGGIAMENTI COS VITALI E GIOIOSI SUGGERISCE UNA CONCEZIONE POSITIVA DELLA VITA ULTRATERRENA, CONSIDERATA DAGLI ETRUSCHI IL NATURALE PROSEGUIMENTO DELL ESISTENZA TERRENA. La posa intima e rilassata e i gesti sono affettuosi, come dimostra il braccio dell uomo tenuto attorno alla spalla della donna in atteggiamento di protezione. Mentre in altre antiche civilt patriarcali le donne erano spesso raffigurate in ruoli subordinati, qui la moglie accanto al marito in una posizione del tutto paritetica, rispettata e valorizzata come protagonista attiva della vita pubblica. A quei tempi una simile visione egalitaria delle relazioni di genere non era affatto scontata! In quest ottica, il corpo dei defunti doveva essere ritratto nelle sue sembianze e conservato con ogni cura in una nuova casa, la tomba, che le famiglie pi ricche riempivano con gli oggetti che avevano posseduto, compresi quelli legati al consumo del vino e del cibo. Perch , dunque, non banchettare anche nell aldil ? L espressivit delle figure tale da non farci notare la leggera sproporzione dei loro corpi. Le gambe sono decisamente troppo corte rispetto al busto! E osservate le mani: notate 242 UNITÀ 6 Il Sarcofago degli Sposi di Villa Giulia rappresenta una finestra sulla civilt degli Etruschi, rivelando aspetti della loro societ e delle loro credenze; questo mondo, con l assoggettamento a Roma tra il 280 e il 240 a.C., perse gradualmente la propria identit fino a essere assorbito in una nuova cultura dominante.