PANORAMA ARTISTICO L’arte del potere UN’ARTE UFFICIALE La transizione dalla Repubblica all’Impero trasforma definitivamente le arti figurative in uno e di celebrazione delle singole dinastie, portando a compimento un processo già cominciato nella tarda età repubblicana. Le città si popolano di monumenti pubblici, caratterizzati da , come i fregi vegetali e le foglie di acanto dei capitelli corinzi, facilmente riconoscibili e riconducibili all’abbondanza e alla ricchezza ripristinate dopo le guerre civili. Da un punto di vista architettonico, archi di trionfo, colonne onorarie, basiliche e le relative decorazioni scultoree diventano strumenti per la diffusione della , alla ricerca del consenso popolare anche attraverso l’edificazione di strutture per i giochi e gli spettacoli di intrattenimento. Parallelamente la celebrazione dell’imperatore e della sua famiglia trova espressione anche in altre arti pregiate destinate a circoli più ristretti, come la , ovvero l’arte di incidere e plasmare le pietre, in cui le figure imperiali ricorrono frequentemente, come appare nella celebre . Nasce così una vera e propria , con la formazione di un , elaborato sull’immenso repertorio dei modelli greci e della tradizione repubblicana, che illustra e veicola in tutti i territori soggetti al dominio di Roma il sistema di valori imperiale. strumento di propaganda imperiale immagini e motivi ornamentali codificati nuova immagine dell’Impero e dei suoi protagonisti glittica Gemma augustea (52) arte romana ufficiale linguaggio artistico comune e riconoscibile , 12 d.C. ca., onice, 23x19 cm. Vienna, Kunsthistorisches Museum. 52. Gemma augustea FIORITURA ARCHITETTONICA E FIGURATIVA La stabilità dei primi due secoli dell’età imperiale porta all’ampia diffusione nei vari centri urbani di , come gli edifici per gli spettacoli – notevole l’esempio dell’anfiteatro di El-Jem in Tunisia – e le terme, chiara testimonianza dell’elevato e generale benessere economico e sociale. Le notevoli capacità tecniche raggiunte in campo edilizio si ritrovano nelle soluzioni arcuate che permettono la costruzione di . Allo stesso tempo, il miglioramento nell’utilizzo del romano porta a un , con la progettazione di eleganti e maestose cupole come quella del Pantheon a Roma (vedi p. 280). Con la fine del II secolo d.C., l’evoluzione tecnica e stilistica, unita alle complesse vicende militari e alla necessità di dimezzare le tempistiche di realizzazione di monumenti e opere d’arte, genera un cambiamento nello stile e nel gusto. Questo si riscontra sia in ambito architettonico dove si consolida l’abitudine a , sia in ambito scultoreo, con la diffusione dell’impiego del trapano, grazie al qualel’ diventa caratterizzante: si creano così le premesse per lo stile dell’età tardoantica. monumenti e infrastrutture al servizio dei cittadini (53) strutture a più livelli sovrapposti cementizio rapido sviluppo delle coperture riutilizzare i materiali da costruzione effetto chiaroscurale Anfiteatro di El Jem, prima metà del III secolo d.C. Tunisia. 53.