PANORAMA ARTISTICO LA TARDA ROMANITÀ Fu probabilmente gi negli anni delle numerose presenze in Italia, dal 767 al 787, che Carlo Magno elabor il suo progetto imperiale, caratterizzato da una consapevole volont di renovatio, di una rinascenza politica, religiosa e culturale del mondo antico, nei suoi do mini comprendenti l Europa centrale, la Spagna e l Italia. Il suo progetto si realizza nell 800, quando viene incoronato imperatore a Roma, e perdura fino all 888, quando muore l ultimo erede carolingio, Carlo il Grosso; per poi continuare, con un impronta bizantina, nella dinastia ottoniana inizia ta nel 936. Carlo Magno riesce per quanto possibile a dare forma uni taria e omogenea ad aree geografiche e gruppi etnici lontani e diversi, anticipando l attuale idea di Europa. Vi riesce recuperando il senso di autorit degli antichi imperatori romani e in particolare il modello dell imperatore cristiano Costantino. L idea di restaurare la grandezza imperiale porta Carlo Ma 33. Monumento equestre di Carlo Magno, IX secolo, bronzo con dorature, h 24 cm. Parigi, Mus e du Louvre. gno a far recuperare anche in campo culturale e artistico i mo delli della tarda romanit : ne prova tangibile la Cappella Palatina di Aquisgrana ( p. 370), simbolo del potere politico e del legame con la Chiesa. Annessa al palazzo reale, l esem pio pi autorevole di ci che rimane del grande mecenatismo del sovrano in campo architettonico. La sua stessa immagine fu elaborata sui modelli antichi, come dimostra l eloquente statua equestre (33) in piccolo formato proveniente dal monastero di Metz, realizzata sul modello autorevole e simbolico del monumento equestre dell imperatore Marco Aurelio, che a quell epoca si credeva fosse un immagine di Costantino. Ma l azione unitaria di Carlo Magno si estende anche ad altri aspetti culturali. Mette sotto la propria protezione i mo nasteri benedettini e ne rafforza i centri di scrittura, gli scriptoria monastici ( TECNICA PLUS) attivi nella trascrizione dei testi antichi; crea inoltre scuole per la formazione di funzio nari e governanti, di cui la pi importante era quella di Aqui sgrana. Inoltre, utilizzando l organizzazione capillare della Chiesa, Carlo Magno riunifica le liturgie, ancora diversificate nei vari centri del suo vasto dominio. Questo rinnovato inte resse per la celebrazione dei riti sacri giustifica l imponente produzione di oreficeria religiosa, di cui simbolo il monu mentale Altare d oro di Sant Ambrogio ( p. 372) a Milano, citt che godette della protezione dei sovrani carolingi, anche grazie al proprio trascorso imperiale. L INFLUENZA BIZANTINA Per quanto la dinastia ottoniana abbia ereditato il patrimonio culturale carolingio, i mo delli di riferimento pi che dalla Roma imperiale derivano dalle fonti bizantine solenni e antinaturalistiche del X secolo; del resto lo stesso matrimonio di Ottone II con la principes sa Te fano, nipote dell imperatore d Oriente Romano II a co stituire una forte connessione politica e culturale. Tra le opere di mecenatismo della corte imperiale spicca la costruzione di imponenti edifici religiosi, dei quali la Chiesa di San Michele a Hildesheim ( p. 374) un modello esem plare per la solennit e la sacralit simboleggiata da precisi rapporti proporzionali. Nel periodo ottoniano continua l evoluzione degli scriptoria benedettini e della produzione libraria, che nelle miniature as sume uno stile ieratico e prossimo all astrazione bizantina. CONVERGENZE L arte del Sacro romano impero verso il contemporaneo TECNICA PLUS dall arte carolingia ad alberto burri Il manoscritto p. 378 L Alto Medioevo 369