PANORAMA ARTISTICO Il Gotico in Italia UN GOTICO IMMERSO NEL ROMANICO Lo stile gotico ha uno sviluppo quasi immediato in tutta l’Europa centrale, ma in Italia tarda a diffondersi e assume a causa del permanere del Romanico e della presenza radicata della cultura classica e paleocristiana. Per quanto riguarda l’ , la larga penetrazione delle forme “pre-gotiche” delle abbazie cistercensi, nelle quali si adotta precocemente un sistema di archi a sesto acuto, non è determinante per lo sviluppo del nuovo stile. Si devono attendere i francescani perché faccia la sua comparsa il primo vero edificio gotico italiano: la (vedi p. 432). Le soluzioni architettoniche adottate per questo edificio non derivano interamente dal Gotico d’Oltralpe, ma rappresentano un geniale – archi a sesto acuto, vetrate e contrafforti – alle particolari esigenze degli ordini mendicanti: favorire la partecipazione e l’ascolto da parte dei fedeli, realizzando un ambiente a navata unica senza partizioni interne. Nella Penisola è in particolare la a contraddistinguersi per le novità architettoniche: viene qui elaborato uno stile gotico italiano che trova espressione a Firenze nella chiesa domenicana di Santa Maria Novella e in quella francescana di Santa Croce (vedi p. 434), e a Siena nell’imponente Duomo (vedi p. 435). In questi edifici fanno la loro comparsa alcuni elementi d’Oltralpe quali le vetrate, le decorazioni e le sculture animate da una particolare sensibilità decorativa, senza però soppiantare la monumentale larghezza e la policromia a fasce parallele tipiche del Romanico toscano. Un ulteriore elemento di distinzione dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei è la realizzazione di un’originale legata alle nuove ambizioni cittadine e alla crescente indipendenza dei Comuni (vedi p. 436). In area padana sono edifici con il pianterreno porticato con archi a sesto acuto che sostengono il piano superiore, riservato al consiglio comunale, illuminato da bifore o trifore; in Italia centrale, come a Firenze e Siena, sono di aspetto fortificato, a cubo o a parallelepipedo, con vari ordini di finestre. caratteri più moderati architettura casa madre dell’ordine di san Francesco ad Assisi adattamento delle strutture gotiche Toscana architettura municipale monumentale LA SCULTURA È L’“ARTE GUIDA” Se l’architettura italiana deve fare i conti con l’ingombrante tradizione romanica, la scultura, praticamente assente nell’Alto Medioevo, è libera di elaborare soluzioni originali e imporsi come l’“arte guida” del Duecento italiano. Essa sviluppa un’attenzione crescente alla , alla e alla . Già alla fine del XII secolo, sulle radici del Romanico e grazie agli influssi del nuovo naturalismo gotico francese, questa tendenza emerge in Italia settentrionale con , che realizza figure più realistiche e meno stereotipe rispetto a Wiligelmo. Nella prima metà del XIII secolo, Federico II di Svevia promuove un importante sviluppo artistico e in particolare una scultura plasmata sull’immagine imperiale improntata sui modelli antichi. Da qui inizia la scuola di scultura che rivoluziona il linguaggio italiano con , proveniente dal territorio svevo della Puglia e trasferitosi nella potente repubblica marinara di Pisa, il figlio e . Scultori ma anche architetti, essi, muovendosi principalmente in Toscana e nelle regioni limitrofe, si distinguono tra loro pur condividendo il naturalismo della scultura contemporanea europea: più classico Nicola, pienamente gotico e intensamente espressivo Giovanni , solenne e sintetico Arnolfo. rappresentazione delle emozioni correttezza anatomica resa spaziale Benedetto Antelami Nicola Pisano Giovanni Pisano Arnolfo di Cambio (28) Giovanni Pisano, e , 1298-1301, marmo. Pistoia, Chiesa di Sant’Andrea, Pulpito (particolare). 28. Adorazione dei Magi, Sogno dei Magi Sogno di San Giuseppe