160 Col tempo divenne impossibile anche solo pensare che qualcuno di noi
sarebbe migliorato. Venne l’autunno, e cominciò a piovere tutti i giorni, il
che voleva dire che adesso saremmo stati rimproverati anche per l’acqua
che ci gocciolava dalle giacche e dagli ombrelli. Fu intorno alla metà di
ottobre che additandomi la professoressa disse: «Avere te in classe è come
165 fare un parto cesareo ogni giorno». A colpirmi fu il fatto che, per la prima
volta dal mio arrivo in Francia, avevo capito ogni singola parola di quello
che mi era stato detto.
Ma capire una lingua non significa saperla di colpo parlare. Tutt’altro. È
un passettino minuscolo, nient’altro, che però produce risultati tanto inebrianti
170 quanto ingannevoli. La professoressa proseguì con la sua tirata e
io mi appoggiai comodamente contro lo schienale della sedia, godendomi
appieno la sottile bellezza di quella pioggia di nuovi insulti e improperi.
«Tu mi sfinisci con la tua stupidità, e in cambio dei miei sforzi ottengo
solo dolori, capisci quello che dico?» Il mondo mi si era improvvisamente
175 dischiuso, e fu con una gioia infinita che risposi: «Io capisce cose che tu
dice, adesso. Tu parla a me ancora. Plus, per favore, plus».

D. Sedaris, Me parlare bello un giorno, trad. M. Colombo, Mondadori, Milano 2018

UNA PAROLA PER TE

DISAGIO È la negazione di agio, che deriva da àdiacens latino, “qualcosa che è vicino e comodo”: la comfort zone in inglese. Sedaris scopre che nulla è scontato quando si è molto lontani da casa, neppure le più radicate sicurezze e abitudini.

È tutto chiaro?

  1. Chi sono i personaggi del racconto? Chi ti sembra il protagonista, e quali elementi te lo fanno pensare?

  2. In alcuni momenti il narratore si accorge di non essere in grado di esprimere in francese alcuni aspetti che riguardano la sua vita. Rintracciali nel racconto e spiega come si comporta David in quelle situazioni.

  3. La narrazione è volutamente ironica; in alcuni momenti, l’ironia nasce da un’esagerazione. Sai identificare alcuni esempi?

  4. Il narratore sottolinea che gli eventi raccontati si svolgono quando lui è adulto. Quali conseguenze ha, questo, sulle sue relazioni e sul suo modo di vivere l’apprendimento?

Domande che scavano

  1. Qual è il rapporto del narratore con la lingua? Che cosa comprende della sua lingua mentre sta apprendendo una lingua straniera?

  2. EMPATIA Nel testo sono presenti stereotipi di cui l’autore si fa beffa, o che cita per il solo gusto di far ridere. Sai rintracciare degli esempi? Come ti fanno sentire? Urtano la tua sensibilità o pensi che possano urtare quella di qualcuno che conosci?

  3. Secondo te, per chi è scritto il racconto? A chi è destinato?