STILE
PER RICONOSCERE LE SEQUENZE CHE SI ALTERNANO IN UN TESTO, INDIVIDUA LA CARATTERISTICA PREVALENTE.
A QUALI TESTI SI APPLICA? | A QUALI TECNICHE SI COLLEGA? |
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2. David Sedaris Me parlare bello un giorno p. 16 | 6. Ritmo e sequenze p. 587 |
5. Primo Levi Idrogeno p. 28 | 8. Flashback, flashforward p. 589 |
1. Stephen King L’orrore morde i bambini p. 11 | 13. Dialoghi dei personaggi p. 593 |
8. Roald Dahl La nave carica di munizioni p. 10 |
Un testo narrativo è formato dalla combinazione di sequenze diverse che danno struttura alla storia. L’alternanza di sequenze di differenti tipologie dà ritmo, ci coinvolge, ci porta negli avvenimenti e nei pensieri dei personaggi. Con questa strategia imparerai a riconoscerle.
ISTRUZIONE ESPLICITA
1. Un racconto è composto da diversi paragrafi. Questi si possono riunire in sequenze accomunate da caratteristiche prevalenti, in base alle quali possiamo attribuirli a una di queste tipologie: narrativa, descrittiva, riflessiva, dialogica o mista.
2. Queste sono le caratteristiche che permettono di etichettare le sequenze:
- Nella sequenza narrativa la vicenda raccontata fa uno scatto in avanti (o all’indietro, nel caso di un flashback, vedi TECNICA 8, P. 589): sono perciò presenti verbi di movimento, azioni che si susseguono, colpi di scena…
- Nella sequenza descrittiva prevalgono le descrizioni, mentre l’azione narrativa si interrompe. Chi narra si prende una pausa per parlarci di quanto vede attorno a sé: per esempio si sofferma sui particolari o sugli oggetti di una stanza o sul viso di un personaggio.
- Nella sequenza riflessiva si ha modo di entrare nei pensieri e nelle considerazioni dell’io narrante. Anche qui il tempo del racconto è sospeso. Un segnale, in questo caso, è la presenza di verbi quali “pensare”, “credere”, “rendersi conto”…
- Nella sequenza dialogica, tempo della storia e tempo del racconto coincidono. I personaggi qui fanno sentire direttamente la propria voce. Saranno sicuramente presenti i due punti seguiti dalle virgolette.
- Una sequenza mista combina due o più tipologie.
3. Rileggi il testo facendo attenzione ad aspetti grafici quali la divisione in paragrafi e gli a capo. Ricorda che ogni sequenza deve avere un senso compiuto, ovvero deve avere un inizio e una fine facilmente individuabili. Spesso, ma non sempre, il cambio di sequenza coincide con un nuovo paragrafo.
4. A fianco del testo annota la tipologia di sequenza prevalente che hai individuato.
5. Quali considerazioni puoi fare sullo stile del testo che stai analizzando? Hai notato la prevalenza di una tipologia rispetto alle altre? Che effetto produce l’alternanza di sequenze su chi legge? Annota le tue impressioni.
MODELING
Forse sai già che le sequenze non sono sempre facili da individuare: può capitare infatti che si fondano una nell’altra senza soluzione di continuità o senza segnali grafici (come un a capo) che le dividano in maniera netta. Potremmo cioè avere a che fare con paragrafi in cui si alternano di continuo dialoghi, descrizioni o riflessioni. Si parla in questo caso di sequenze miste, di cui è formata la maggior parte delle storie.